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Spending review/ Dai tribunali alle supplenze scolastiche: ecco tutti i tagli

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Arriva l’attesa ‘spending review’ con 4,2 miliardi di tagli alla spesa pubblica da ottenere in 7 mesi per tentare di scongiurare, almeno quest’anno, l’aumento dell’Iva che dovrebbe scattare a ottobre. Non solo: la spesa è considerata “rivedibile” nel breve periodo per 80 miliardi e nel nel medio fino a 295 miliardi. Quali capitoli? Praticamente tutti: dai ministeri, alle Regioni, ai Comuni, dalle Prefetture ai Tribunali.

In campo, Enrico Bondi, risanatore della Parmalat, che sara’ il supercommissario per la razionalizzazione della spesa per acquisti di beni e servizi. E’ quanto ha stabilito il consiglio dei ministri, durato cinque ore, che ha esaminato il rapporto del ministro Piero Giarda sulla spending review. Nel mirino sprechi e duplicazioni per liberare risorse per la crescita.

GIUSTIZIA – Il ministero della Severino è il più coinvolto.  Nel mirino Tribunali e Procure. Il taglio più severo si indirizzerà verso i giudici di pace, ai quali si ricorre per le vertenze di piccola entità: sono 848 e dovranno  ridursi a 174.  Il risparmio atteso a regime e’ di 28 milioni di euro l’anno. Per Tribunali, sedi distaccate e uffici di Procura, si prevede una riduzione che consentirà di risparmiare 3.600 unità di personale amministrativo che sarà “riassegnato dove vi sono carenze”. L’intervento consentirà di recuperare 600-750 magistrati togati con un risparmio di 45-60 miliardi l’anno. Inoltre il ministero emanerà un bando per mobilità esterna al fine di coprire gli organici scoperti al Centro-Nord per utilizzare il personale in esubero negli altri uffici giudiziari.

ISTRUZIONE: Riequilibrio della proporzione tra docenti e classi di alunni, riduzione organici dirigenziali, efficienza nella gestione delle supplenze. Il piano-Giarda parla di una spesa “rivedibile” per il Miur nel medio periodo per 15,4 miliardi. Primo punto: snellimento della spesa centrale attraverso l’utilizzo dei sistemi informatici, mediante la riduzione a partire dal 2014 del 50% della spesa per affitti (e del 10  già a partire dal 2013) che però non riguarda gli edifici scolastici. Riorganizzazione delle strutture territoriali con un intervento sui Provveditorati e il trasferimento ad altre funzioni del personale. In calendario anche la razionalizzazione dei distacchi e del personale comandato in altre amministrazioni e il riequilibrio della rete scolastica aumentando il rapporto tra alunni e docenti.

TRASPORTI: riforma del trasporto pubblico locale, nuove forme di sostegno all’autotrasporto, riduzione del numero delle autorita’ portuali, riforma della motorizzazione civile.  Si parla di una riduzione con effetto immediato degli organici e di una forte razionalizzazione delle strutture territoriali del ministero con l’obiettivo di calibrare il personale “in relazione al carico di lavoro e alla dimensione della scala di attività”. In agenda anche la riforma della motorizzazione civile che dovrebbe trasformarsi in una agenzia di servizi autofinanziati. Il piano Monti-Giarda prevede anche una riforma del trasporto pubblico locale con il trasferimento alle Regioni di alcuni servizi ancora gestiti direttamente dal ministero. Nel mirino anche le autorità portuali che saranno ridotte di numero e riqualificate. Si studiano anche nuove forme di sostegno all’autotrasporto oggi basate su incentivi e sconti fiscali.

INTERNO: il dicastero della Cancellieri è l’altro ministero più colpito: stop all’organizzazione su base provinciale di prefetture, vigili del fuoco, polizia di Stato le cui strutture periferiche rappresentano l’80 per cento della spesa del ministero. Nel mirino 8 miliardi per retribuzioni, consumi intermedi e acquisto di beni e servizi. L’organizzazione su base provinciale di queste attività pesa sui conti dello Stato per 400 milioni: costi fissi che aumentano le spese dove la popolazione è scarsa. Inoltre la spesa per abitante al Centro-Sud risulta più alta rispetto al Centro-Nord perché il numero di occupati, a parità di condizioni, è maggiore; anche la retribuzione al Sud è più alta – spiega il rapporto – “a causa del ciclo: assunzione al Nord, scatti di anzianità, trasferimento al Sud”. La spesa complessiva per beni e servizi è di 1,7 miliardi all’anno, i contratti di locazioni di sedi e distaccamenti locali pesano per 400-600 milioni. Le Prefetture costano in media 9,77 euro per abitante, ma in Lombardia si scende a 5,93 e in Molise si sale a 29,35.

ENTI LOCALI: i comuni e le province piu’ piccoli hanno una spesa pro capite maggiore, secondo le famose ‘anomalie’ individuate da Giarda. Due le indicazioni di lavoro: concentrazione di servizi e l’abolizione dei microcomuni e  accorpamento delle province più piccole in vista di una “drastica riduzione”.

SANITA’: dal 1990 al 2009 la spesa per la sanita’ e’ aumentata dal 32,3% del totale al 37%. Nello stesso periodo e’ invece diminuita in percentuale la spesa per l’ordine pubblico e per la scuola.

TAGLI PER 4,2 MLD IN 7 MESI, POSSIBILE EVITARE AUMENTO IVA Previsti tagli alla spesa per 4,2 miliardi da ottenersi in 7 mesi (1 giugno-31 dicembre 2012). Questo importo potrebbe servire a evitare l’aumento di due punti dell’Iva previsto per gli ultimi tre mesi del 2012 (anche se Monti afferma che l’aumento “non e’ scongiurato”). La riduzione della spesa equivale a 7,2 miliardi su base annua e corrisponde percio’ al 9% della spesa rivedibile nel breve periodo (80 miliardi). La spesa pubblica “rivedibile” nel medio periodo e’ pari a circa 295 miliardi di euro ma a breve termine,e’ notevolmente inferiore, stimabile in circa 80 miliardi.

ARRIVA IL COMMISSARIO STRAORDINARIO – Enrico Bondi, risanatore di Parmalat, sara’ nominato commissario straordinario “per la razionalizzazione della spesa per acquisti di beni e servizi con il compito di definire il livello di spesa per voci di costo”. Tra i compiti quello di coordinare l’attivita’ di approvvigionamento di beni e servizi da parte delle pa, incluse tutte le amministrazioni regionali, assicurare una riduzione della spesa per acquisti di beni e servizi, per voci di costo, delle amministrazioni pubbliche. Il commissario avra’ anche poteri ispettivi.

RISORSE IN ARRIVO PER OBIETTIVI BILANCIO E TAGLIO TASSE – Le risorse che si ricaveranno con gli interventi consentiranno di realizzare gli obiettivi di finanza pubblica indicati nel Def e favoriranno l’alleggerimento della pressione fiscale sui cittadini.

COMITATO INTERMINISTERIALE PER IL COORDINAMENTO – Costituito il comitato dei ministri per la revisione della spesa, presieduto dal presidente del consiglio dei ministri e composto dal ministro delegato per il Programma di governo, dal ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, dal viceministro dell’economia e delle finanze e dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio.

DIRETTIVA MONTI CON LINEE GUIDA PER DICASTERI – Una direttiva del presidente del Consiglio, su proposta del ministro Giarda, indichera’ ai dicasteri le linee da seguire per contenere le spese di gestione.

GIAVAZZI E AMATO SUPERVISORI AIUTI A IMPRESE E PARTITI – Affidato al professor Francesco Giavazzi l’incarico di fornire analisi e raccomandazioni sul tema dei contributi pubblici alle imprese. Giuliano Amato dovra’ invece fornire analisi e orientamenti sulla disciplina dei partiti, sul loro finanziamento nonche’ sulle forme esistenti di finanziamento pubblico, in via diretta o indiretta, ai sindacati.

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