Dovrà risarcire 800 mila euro a tredici operatori di sostegno
La Regione perde la causa con i precari che svolgevano l’attività di operatori di sostegno nella scuola e deve risarcire 13 di loro con oltre 800 mila euro. L’udienza si è svolta ieri davanti al giudice del lavoro Eugenio Gramola. L’azione legale è stata patrocinata dalla Cgil, che riteneva illegittima la reinterazione del contratto di lavoro a tempo determinato degli operatori di sostegno, citando come esempio una direttiva europea per il settore pubblico che vieta tale pratica per più di 36 mesi. Accade però anche nelle scuole valdostane che, ad esempio, gli insegnanti lasciano il lavoro a giugno per poi essere riassunti a settembre per diversi anni. Ieri il giudice ha accolto le richieste della parte offesa, riconoscendo ai precari un risarcimento di circa 44mila euro, pari a 20 mensilità a ciascuno dei tredici ricorrenti mentre un ulteriore risarcimento variabile tra 5 mila e 45 mila euro andrà ad una decina di precari cui non sono stati riconosciuti, nella busta paga, i mesi di interruzione del lavoro tra un contratto e l’altro. Il giudice ha, però, respinto la richiesta di assunzione. La Regione ha annunciato ricorso in appello.
Daniele Genco
lastampa.it