Primi risultati ufficiosi degli scrutini per le elezioni delle RSU nella scuola statale e prime dichiarazioni, ovviamente positive, dei sindacati in lizza.
La Flc-cgil che nelle elezioni del 2006 ottenne il 30,9%, collocandosi in testa a tutti, esprime soddisfazione per i primi risultati che escono dalle urne.
Sul sito della Cgil-scuola si legge che “La partecipazione al voto nella scuola è dell’80% e conferma come sia stato giusto battersi con determinazione per garantire alle lavoratrici ed ai lavoratori di poter eleggere le proprie RSU quale condizione fondamentale per riconquistare una effettiva democrazia sui posti di lavoro e per esercitare pienamente la contrattazione.
Ancora provvisorio il dato sulla scuola, dove i seggi sono molto più numerosi. È certo che la FLC è il primo sindacato e che aumenta i voti in cifra fissa e in percentuale, ma è ancora difficile una quantificazione certa. Ma alcuni dati sono di certo entusiasmanti: in Emilia Romagna si passa, dato quasi definitivo, dal 40 al 45% con il picco di Piacenza che guadagna ben 7 punti (dal 48 al 55%). In Molise, dato definitivo, la FLC passa dal 37 al 48%”.
I toni delle prime dichiarazioni della Cisl-scuola non sono diversi da quelli della Cgil. Il sindacato di Scrima, che nel 2006 risultò secondo con il 24,6% di consensi, spera ora di ridurre la forbice rispetto al sindacato di Pantaleo.
Queste le prime dichiarazioni sui dati parziali: “Dai dati in possesso della Cisl Scuola, e riferiti a 3.800 scuole scrutinate rispetto alle 10.200 chiamate al voto, si evidenzia un sostanziale testa a testa tra la Cisl Scuola e la Flc Cgil, appaiate con circa 93.500 voti ciascuna.
L’ampiezza della rete scolastica, la diversa consistenza dei collegi elettorali e il numero elevato di elettori chiamati al voto (circa un milione di lavoratori), non consentono però di ergere dei risultati locali, e ancora molto parziali, a indicatori certi dell’andamento del voto nazionale.
Tuttavia emerge che la Cisl Scuola, già primo sindacato per numero di iscritti, è la prima sigla per voti in una regione come la Puglia e in province come Alessandria, Bergamo, Pavia, Pesaro, Gorizia, Latina, Caserta, Avellino, Bari, Vibo Valentia, Cosenza, Agrigento, Oristano.
Un risultato parziale ma incoraggiante che ci consente di attendere con fiducia la fine dello scrutinio. Solo allora, quando saranno ufficializzati i voti, questi potranno essere sommati al numero degli iscritti di ogni singola sigla e così decretare le rispettive rappresentatività”.
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