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Emendamento per inserimento esclusi: Monti, invece che promuovere merito con riforma reclutamento, resuscita liste permanenti

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Sen. Mario Pittoni* – E’ grave la responsabilità che si è assunto il governo Monti, rifiutando il nostro emendamento soppressivo del provvedimento della Camera che riapre le graduatorie “ad esaurimento” degli insegnanti. Scelta dettata – pare – dalla necessità di evitare problemi con la parte del Pd non in sintonia con la linea dell’ex ministro Fioroni, che le graduatorie le aveva chiuse, per preparare il terreno alla riforma del reclutamento.

La stampa specializzata online scrive che come Lega Nord avremmo ottenuto una mezza vittoria, essendo passato l’emendamento di mediazione che consente l’inserimento nelle liste solo di una parte dei richiedenti, e in coda. In realtà sul problema di fondo, il carattere ad esaurimento delle graduatorie, non erano possibili mediazioni in quanto, inserendo oggi chi ha concluso il percorso avviato nel 2007, non si potrà poi negare lo stesso beneficio a chi ha avviato il percorso sempre nel 2007 ma lo concluderà dopo l’entrata in vigore della norma, oppure a chi lo ha avviato nel 2008, nel 2009 o deve addirittura ancora iniziarlo. Fra tali categorie non esiste infatti alcuna reale differenza sotto il profilo giuridico.

Nel momento in cui, invece che varare un nuovo sistema di reclutamento su base meritocratica, si apre una breccia nelle graduatorie ad esaurimento consentendo l’inserimento di qualcuno che ha iniziato il percorso di formazione dopo l’entrata in vigore della Legge 296/2006, non c’è poi più alcuna possibilità di arginare le richieste di coloro che da qui in avanti andranno a loro volta a completare il percorso di formazione conseguendo titolo abilitante all’insegnamento.

Q uesto perché una norma che consente l’accesso alle graduatorie ad esaurimento, anche solo di alcuni dei docenti che hanno avviato il percorso di formazione dopo la chiusura delle graduatorie, potrà essere tranquillamente utilizzata in sede giurisdizionale da chiunque. Non dovrà fare altro che denunciarne l’incostituzionalità ai sensi dell’art. 3, essendo evidente il trattamento diverso di soggetti appartenenti alla medesima categoria.

Inoltre, ricreando una quarta fascia costituita da coloro che si sono abilitati dopo la chiusura delle graduatorie ad esaurimento, non possono che scattare nuovi contenziosi. Per quale motivo infatti, una volta data a questi insegnanti la possibilità di inserirsi nelle graduatorie, non dovrebbero potersi collocare secondo il punteggio posseduto, come tutti coloro che sono inseriti nella fascia riservata ai possessori della sola abilitazione conseguita dopo la creazione delle graduatorie permanenti?

Siamo quindi al ripristino di fatto delle graduatorie permanenti e Monti si è assunto la responsabilità della riesumazione di un’anomalia tutta italiana, che in questi anni ha consentito di aggirare (unico caso nella Pubblica amministrazione) gli art. 51 e 97 della Costituzione che, quale regola fondamentale per l’accesso ai pubblici uffici, prevedono il concorso. Per questo in un prossimo provvedimento chiederemo l’abrogazione della norma che riapre le graduatorie.

*Capogruppo Lega Nord Commissione Istruzione del Senato

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