Piano dimensionamento inviato al Miur, ecco gli istituti etnei soppressi
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E’ stato inviato al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricercail piano di dimensionamento imposto dalle ultime disposizioni del governo nazionale per la stabilizzazione finanziaria con legge 15 luglio 2011, n.111, con effetto dall’inizio dell’anno scolastico 2012-2013. Il piano di dimensionamento collega l’autonomia scolastica dei singoli istituti al rispetto di determinati parametri numerici.
Il piano di intervento comporterà, gia’ a decorrere dall’inizio del prossimo anno scolastico, la soppressione di 143 autonomie scolastiche.
In provincia di Catania, le scuole che verranno accorpate sono:
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Aci Castello/Acitrezza: IC Rimini (Acitrezza)/plesso Ficarazzi dell’IC Falcone (Aci Castello)
Aci Castello IC Verga/IC Falcone
Acireale I CD di Acireale + plesso M. Ammalati dell’IC Arista (soppresso)
Acireale CD Rodari/IC Arista
Acireale IC Vigo Fuccio-La Spina/plesso Fanciulli del II CD di Acireale
Acireale Plesso Ferretti, plesso Sciascia e Ist. Penale del IV CD + plesso centrale SM Galilei (soppressa)
Acireale IC Giovanni XXII + plessi Savio e Sciuti IV CD + plessi Piano d’Api, Fiandaca e Pennisi dell’IC Fuccio-La Spina
Bronte CD Spedalieri/II CD Bronte/SM Castiglione, che daranno vita a 2 IC
Caltagirone CD Pascoli/CD Montessori/CD Don Bosco (soppresso)/IC Arcoleo/IC Godetti/IC Da Feltre/IC Narbone daranno vita a 6 IC
Catania CD Padre S. Di Guardo (San G.nni Galero)/SM Quasimodo
Catania IC Capuana/IC Vespucci
Catania IC Mascagni/IC Montessori
Catania IC Monterosso/IC Don Milani
Catania IC Capponi-Recupero (soppresso)/IC Malerba
Catania IC Feltre+plesso via Monte Po’ dell’IC Ungaretti (soppresso)
Catania SM Giovanni XXIII+plesso SM dell’IC Ungaretti
Catania IC De Sanctis/IC Coppola
Catania CD Livatino/IC Verga
Giarre I CD di Giarre/plesso S. Giovanni dell’IC Ungaretti (soppresso)
Giarre II CD di Giarre/SM Macherione (soppressa)
Giarre III CD di Giarre/plesso Tre punti dell’IC Ungaretti
Grammichele CD Mazzini/SM Galileo Galilei
Grav. di Catania IC Tomasi di Lampedusa/CD Mattarella (soppresso)
Mascali CD di Mascali/IC L. Grassi
Paternò/Ragalna IC Mongibello (Ragalna)/IC Marconi (Paternò)
Piedimonte Etneo/Calatabiano IC Galilei (Piedimonte Etneo)/IC Macherione (Calatabiano)
Raddusa/Castel di Judica IC Verga (Raddusa)/IC L. Da Vinci (Castel di Judica)
Ramacca IC Verga/IC De Cruyllas
Riposto CD Verga/SM Galilei-Pirandello
San Cono/M. Imbaccari/San M. di Ganzaria IC Falcone (San Cono)/IC Costa (S. M. di Ganzaria)/IC De Amicis (Mirabella Imbaccari)
Santa Venerina CD Santa Venerina/IC Manzoni
Scordia CD Verga/2 corsi della SM Amari-L. Da Vinci
Scordia CD Collodi/7 corsi della SM Amari-L. Da Vinci
Acireale IPSIA Meucci/IT Majorana
Caltagirone IS Cocuzza/IT Euclide
Catania IT De Felice-Giuffrida/IP Olivetti
Riposto IS Rizzo-Colajanni+sezioni di IP Pantano-Olivetti
Per la predisposizione del documento, l’assessorato regionale per l’Istruzione e la Formazione professionale ha coinvolto, con l’attivazione di un apposito tavolo tecnico, tutti i soggetti istituzionali interessati alla procedura: enti locali, Upi, Anci, organizzazioni sindacali della scuola regionali e territoriali, consigli scolastici provinciali, Uffici scolastici territoriali e Ufficio scolastico regionale.
I parametri numerici tenuti in considerazione, così come previsto dalla direttiva del presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, sono stati quelli fissati dalla legge regionale n.6/2000. I limiti quantitativi entro i quali sono stati computati anche gli alunni delle scuole materne regionali e comunali autorizzate, affidate alla responsabilita’ organizzativa e funzionale dei dirigenti scolastici, sono stati utilizzati soprattutto per mantenere in vita quelle autonomie scolastiche ritenute essenziali nei singoli territori per assicurare un servizio scolastico efficace, in particolare in quelle realta’ periferiche o con presenza di evidenti forme di disagio sociale.
Per coniugare l’esigenza di garantire un servizio scolastico ottimale con la necessità di realizzare una riduzione della spesa, si è proceduto agli accorpamenti di istituzioni scolastiche in tutti i casi in cui non pregiudicheranno l’efficienza del servizio scolastico anche al di sopra dei limiti minimi fissati della legge n.6.
Solo per circoscritte situazioni l’assessorato si è discostato dalle indicazioni formulate in sede di tavolo tecnico, a seguito di una valutazione positiva di una serie di osservazioni pervenute da soggetti istituzionali, culturali, occupazionali, espressioni di specificita’ territoriali in data successiva alla concertazione del tavolo tecnico.
Va, inoltre, evidenziata una precisa scelta relativa ad una gran parte degli attuali Licei artistici che promanano dai preesistenti Istituti d’arte; per questa tipologia di istituzioni scolastiche si è ritenuto di non procedere ad interventi di dimensionamento, poichè si procederà in tempi brevissimi alla verifica della possibilita’ di attivare provvedimenti di accorpamento con gli Istituti d’arte regionali, insistenti nei medesimi territori, per i quali e’ gia’ stata avanzata al Ministero, una richiesta di statizzazione, e al tempo stesso, assicurare la possibilita’ di mantenere invariata la tradizionale offerta formativa con l’attivazione di corsi di istruzione e formazione professionale, in coerenza con le consolidate vocazioni artistiche e produttive dei singoli territori.
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