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Il docente vicario che svolge incarico di sostituzione del dirigente ha diritto all’indennità secondo la magistratura di Milano

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La sentenza n. 6767/11 ha riconosciuto il diritto in considerazione della attuale vigenza, prevista dall’articolo 146 del CCNL del 29 novembre 2007, dell’art. 21 del CCNL 26 maggio 1999, 4.08.95, che dispone l’attribuzione al docente vicario delle istituzioni scolastiche affidate in reggenza la misura del 50% dell’indennità di direzione.
Analoga pronuncia era già stata adottata dal giudice del lavoro di Milano con sentenza 5326/11, che aveva condannato l’amministrazione a pagare l’indennità di funzioni superiori, affermando, tra l’altro, che la motivazione addotta dalla difesa erariale (non essere prevista la spesa tra quelle rientranti nelle risorse finanziarie su cui la scuola poteva contare) per giustificare il mancato pagamento, non poteva essere presa in considerazione in quanto gli emolumenti in questione erano comunque dovuti per attività lavorativa effettivamente svolta.
Entrambi i ricorsi sono stati promossi dalla Segreteria territoriale della CISL Scuola di Milano.
Si conferma in questo modo la validità di quanto sostenuto dalla CISL Scuola circa il diritto dei docenti che svolgono la funzione di collaboratore vicario a percepire le indennità  previste dal CCNL. La via della vertenza giudiziaria resta al momento l’unica modalità  per garantire agli interessati la dovuta retribuzione, vista l’insistenza del MIUR “nonostante i reiterati interventi svolti dalla Segreteria Nazionale nei confronti del Direttore Generale per la politica finanziaria e per il bilancio“ nel privare le scuole delle risorse finanziarie necessarie (come si evince anche dalla circolare sul Programma annuale 2012).
Lo schema di ricorso è richiedibile alle Segreterie Territoriali della CISL Scuola. “””
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È scontato che adesso i ricorsi pioveranno a raffica e l’Amministrazione, già soccombente, farebbe meglio a trovare vie legislative per sbloccare la situazione riconoscendo agli aventi diritto il dovuto. A meno che nella logica del ribasso ad oltranza la strategia ministeriale non conti sulle disattenzioni e sulla pigrizia degli interessati per fare cassa e pagare solo in caso di gravame, con un bel risparmio, non c’è dubbio, ma facendo una figura davvero mediocre e di basso profilo. (n.b.)

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