L’on. Valentina Aprea (Pdl), presidente della Commissione cultura della Camera, commentando su “Ilsussiduario.net” l’intervento del ministro Profumo nell’audizione di martedì scorso, ha sostanzialmente apprezzato la linea di interveto esposta. Già nelle settimane scorse l’Aprea aveva dichiarato che le proposte del nuovo responsabile del dicastero dell’istruzione coincidono con l’azione del precedente ministro e sono sostanzialmente in linea di continuità con le riforme avviate dalla Gelmini.
Questa volta, però, dopo le condivisioni, l’Aprea ha voluto rimarcare un distinguo sul reclutamento degli insegnanti.
La stabilizzazione dei precari, secondo la presidente della Commissione, non ha assolutamente prodotto il cambio generazionale nella scuola che sembra essere l’obiettivo dichiarato del ministro.
“Abbiamo migliaia di giovani insegnanti laureati – ha dichiarato Aprea – che non hanno prospettiva se non cambia il sistema e il metodo di reclutamento. Ho spiegato nei particolari al ministro i limiti anche di una politica che voglia incentrarsi esclusivamente su una modalità concorsuale, pur riservata ai giovani, e ho rilanciato la discussione sull’approvazione del Pdl 953”.
Il progetto di legge n. 953, presentato all’inizio della legislatura dalla stessa esponente del Pdl, prevede, tra l’altro, in materia di reclutamento che si proceda preliminarmente alla costituzione di albi regionali dei docenti abilitati; gli iscritti svolgono un anno di applicazione con contratto di inserimento formativo al lavoro in una scuola con insegnamento assistito e retribuito. Poi si può partecipare a concorsi banditi dalle istituzioni scolastiche. Concorsi che hanno cadenza triennale.
“Ho comunicato al ministro – continua Aprea – che c’è la volontà di tutta la Commissione di riprendere i lavori di quella legge per far sì che nel nostro Paese si giunga a un nuovo sistema di reclutamento: perché possiamo anche arrivare a fare concorsi più moderni e prevalentemente didattici, ma alla fine resterà sempre l’assegnazione burocratica degli insegnanti alle scuole, e questo non potrà mai produrre qualità, cambiamento e autonomia nelle scuole. Abbiamo allora rilanciato la nostra proposta, e ora che il regolamento sulla formazione è stato completato, intendiamo mettere questa proposta sul tavolo per introdurre il nuovo reclutamento in sede referente. Basterebbe questo a cambiare in pochi anni il sistema scolastico più di qualsiasi altra riforma della scuola”.
tuttoscuola.com | giovedì 12 gennaio 2 |