A questa domanda rispondiamo con una serie di faq pubblicate da diversi portali che si occupano di scuola, di precariato, di reclutamento tramite TFA, corsi abilitanti e concorsi ordinari. Le faq rispondono a quelle che sono le domande più comuni e sono riferite ai Tirocini Formativi Attivi di prossimo avvio.
Come può diventare insegnante chi deve ancora laurearsi o deve iscriversi all’università?
A partire dal 2011-12 per accedere all’insegnamento dovrebbero venir richiesti due requisiti:
laurea magistrale biennale, dopo la laurea triennale. Si accede alla laurea magistrale biennale tramite esame di ammissione multimediale (art.3, comma 2, lettera b e comma 4) e il possesso di crediti in specifici ambiti disciplinari (non esiste ancora l’elenco).
Il tirocinio formativo attivo o TFA (475 ore presso scuole statali)
Questi titoli consentiranno di essere immessi in graduatoria. Non si sa ancora in quale ma è molto probabile la seconda fascia delle graduatorie di circolo e di istituto.
Come può diventare insegnante chi è già laureato ma non ha l’abilitazione? Ci saranno concorsi?
Ci dovrebbero essere più concorsi per ottenere l’abilitazione, probabilmente nel 2010/2011, 2011/2012, 2012/2013. Superato il concorso, si dovrebbe accedere al TFA, cioè un anno di formazione che si concluderà con un tirocinio formativo di 475 ore.
Ai fini della graduatoria per l’accesso è previsto, in aggiunta al risultato delle prove (se superate), il riconoscimento di un punteggio:
per i servizi di insegnamento (almeno 360 giorni) attinenti la classe di abilitazione o le discipline incluse nella stessa
per il Dottorato di ricerca attinente la classe di abilitazione o le discipline incluse nella stessa
per almeno 2 anni di attività di ricerca attinenti la classe di abilitazione o le discipline incluse nella stessa
per il percorso di studi
per il voto della tesi
per pubblicazioni o altri titoli accademici (almeno 60 CFU) attinenti la classe di abilitazione o le discipline incluse nella stessa.
Il servizio di almeno 360 giorni nella scuola dà diritto ad un riconoscimento di 19 crediti per le attività di tirocinio a scuola e le didattiche disciplinari.
A che punto siamo con il TFA (Tirocinio Formativo Attivo)?
Il Decreto ministeriale è già uscito in Gazzetta Ufficiale: Decreto GU 288 12/12/2011, quindi il percorso è già avviato. A questo punto si è in attesa di sapere dal MIUR :
– il numero e le disponibilità delle Università per ciascuna classe;
– le date delle prove selettive di accesso ai percorsi (i Sindacati parlano di febbraio/aprile)
– le date e le modalità per presentare le domande.
Come posso sapere in che classi di concorso sono attivati i TFA presso l’Ateneo di mio interesse?
E’ sufficiente rivolgersi direttamente alle segreterie post-laurea del o degli Atenei a cui si è interessati.
Quanti posti saranno messi a disposizione?
I numeri dati dal Ministro Profumo sono di 25.000 insegnanti da inserire, di cui metà tramite graduatorie permanenti e l’altra metà attraverso il concorso, che dovrebbe pertanto riguardare anche gli abilitati attraverso il TFA.
Chi può accedere alle prove di accesso al TFA?
Coloro i quali entro la data di presentazione della domanda di partecipazione al test preliminare, sono in possesso dei titoli di ammissione alle classi di concorso di cui al decreto 30 gennaio 1998, n. 39 ovvero dei titoli di accesso alle classi di concorso di cui al decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 9 febbraio 2005, n.22 o in possesso di laurea magistrale che, secondo l’allegato 2 al decreto del Ministro dell’università e della ricerca del 26 luglio 2007 e successive modifiche ed integrazioni, è corrispondente ad una delle lauree specialistiche cui fa riferimento il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 9 febbraio 2005, n.22
abbiano conseguito il titolo di cui alla lettera a) a condizione che alla data di entrata in vigore del Decreto, ovvero nell’anno accademico 2010-2011, fossero iscritti al relativo corso di laurea magistrale o specialistica;
per le classi di concorso A029 e A030, risultano in possesso del diploma rilasciato dagli istituti superiori di educazione fisica (ISEF) già valido per l’accesso all’insegnamento di educazione fisica.
Possono inoltre accedere i soggetti di cui al comma 3, lettere a) e b) (vedi Decreto ministeriale) devono altresì essere in possesso alla data di scadenza delle iscrizioni fissata dal decreto di cui al successivo comma 7, degli esami o dei crediti formativi universitari che danno titolo all’insegnamento nelle rispettive classi di concorso.
Sono esclusi coloro che sono già in possesso dell’abilitazione per la stessa classe di concorso.
Chi verrà ammesso alla frequenza del TFA?
Potrà frequentare il TFA, sulla base dei posti disponibili, chi supera tutte le prove della selezione iniziale, che sommate ai titoli danno un punteggio finale a ciascun partecipante.
Al termine del TFA cosa si consegue?
Al termine del TFA si consegue l’abilitazione alla classe di insegnamento per cui si è frequentato il corso.
Su cosa vertono le prove di accesso?
Le prove di accesso hanno per oggetto i programmi di cui al decreto del Ministro della pubblica istruzione 11 agosto 1998, n. 357, integrati dai contenuti disciplinari, oggetto di insegnamento delle relative classi di concorso, previsti:
a) dalle indicazioni nazionali, di cui al decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59 come aggiornate dal decreto del Ministro della pubblica istruzione 31 luglio 2007, “Indicazioni per il curricolo”;
b) dal decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 7 ottobre 2010, n. 211 concernente lo schema di regolamento recante “Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all’articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all’articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo regolamento”;
c) dalla direttiva del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 15 luglio 2010, n. 57, “Linee Guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti tecnici a norma dell’articolo 8, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88″;
d) dalla direttiva del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 28 luglio 2010, n. 65 “Linee Guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti professionali a norma dell’articolo 8, comma 6, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87″.
In cosa consiste la prova?
a) un test preliminare predisposto dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;
b) una prova scritta predisposta da ciascuna università;
c) una prova orale
Cosa viene richiesto nel test preliminare?
Il test mira a verificare le conoscenze disciplinari relative alle materie oggetto di insegnamento di ciascuna classe di concorso e le competenze linguistiche di lingua italiana.
E’ costituito da 60 quesiti, ciascuno formulato con quattro opzioni di risposta, fra le quali il candidato ne deve individuare l’unica esatta. Un numero pari a 10 quesiti sono volti a verificare le competenze in lingua italiana, anche attraverso quesiti inerenti la comprensione di uno o più testi scritti. Gli altri quesiti sono inerenti alle discipline oggetto di insegnamento della classe di concorso.
La risposta corretta a ogni domanda vale 0,5 punti, la risposta non data o errata vale 0 punti. Il test ha la durata di tre ore.
Per essere ammesso alla prova scritta il candidato deve conseguire una votazione nel test preliminare non inferiore a 21/30.
Cosa viene richiesto nella prova scritta?
La priva scritta è’ valutata in trentesimi (supera la prova chi consegue un risultato non inferiore a 21/30), è stabilita dalle università secondo i seguenti criteri:
a) l’oggetto è costituito da una o più discipline ricomprese nella classe di concorso cui il percorso di tirocinio formativo attivo si riferisce;
b) la prova verifica le conoscenze disciplinari, le capacità di analisi, interpretazione e argomentazione, il corretto uso della lingua italiana e non può pertanto prevedere domande a risposta chiusa;
c) nel caso di classi di concorso relative alla lingua straniera, la prova è svolta nella lingua straniera per cui si richiede l’accesso al percorso di tirocinio formativo attivo;
d) nel caso di classi di concorso che contemplano l’insegnamento della lingua italiana, è prevista comunque una prova di analisi del testo;
e) nel caso di classi di concorso che contemplano l’insegnamento delle lingue classiche è prevista comunque una prova di traduzione;
f) nel caso di classi di concorso relative a discipline scientifiche o tecniche, la prova scritta può essere integrata da una prova pratica in laboratorio. In questo caso il voto è unico ed è ottenuto dalla media aritmetica dei voti attribuiti nella prova scritta e nella prova di laboratorio, ciascuno dei quali deve essere comunque non inferiore a 21/30.
Cosa viene richiesto nella prova orali?
La prova orale, valutata in ventesimi, è superata da chi consegue un risultato non inferiore a 15/20. La prova è svolta tenendo conto delle specificità delle diverse classi di concorso. Nel caso di classi di concorso relative alla lingua straniera, la prova è svolta nella lingua straniera per cui si richiede l’accesso al percorso di tirocinio formativo attivo, nel caso di classi di abilitazione affidate al settore dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica la prova orale può essere sostituita da una prova pratica.
Come si forma la graduatoria?
Si sommeranno i punteggi conseguiti dai candidati che hanno superato il test preliminare con votazione non inferiore a 21/30 la prova scritta con votazione non inferiore a 21/30 e la prova orale con votazione non inferiore a 15/20 per la prova orale. A questi si aggiunge il punteggio attribuito all’esito della valutazione dei titoli.
I titoli valutabili per l’accesso. Sono indicati nell’allegato A del decreto e comprendono la valutazione del titolo di accesso (esami di profitto della laurea , e voto finlae), servizio svolto, titoli culturali e professionali)
In caso di parità di punteggio, prevale il candidato che abbia una maggiore anzianità di servizio nelle istituzioni scolastiche; nel caso di ulteriore parità o nel caso si tratti di candidati che non abbiano svolto servizio, prevale il candidato più giovane.
La graduatoria degli ammessi ai percorsi non può essere in nessun caso integrata con altri candidati.
E’ ammesso al tirocinio formativo attivo, secondo l’ordine della graduatoria di cui al comma 16, un numero di candidati non superiore al numero dei posti disponibili per l’accesso, indicato nel bando.
Nel caso in cui la graduatoria dei candidati ammessi risulti composta da un numero di candidati inferiore al numero dei posti disponibili indicati nel bando non si procede ad alcuna integrazione e il corso è attivato per un numero di studenti pari al numero degli ammessi.
Sono ammessi in soprannumero ai percorsi di tirocinio formativo attivo, senza dover sostenere alcuna prova, i soggetti di cui all’articolo 15, comma 17 del Decreto [ Coloro che hanno superato l’esame di ammissione alle Ssis, che si sono iscritti e hanno in seguito sospeso la frequenza delle stesse], ivi compresi coloro i quali fossero risultati idonei e in posizione utile in graduatoria ai fini di una seconda abilitazione da conseguirsi attraverso la frequenza di un secondo biennio di specializzazione o di uno o più semestri aggiuntivi.
Chi organizza le prove di accesso?
Le prove sono organizzate presso gli Atenei. Quest’anno il test preliminare dovrebbe essere organizzato per tutti dal CINECA e non più dal FORMEZ.
Come posso sapere in che classi di concorso sono attivati i TFA presso l’Ateneo di mio interesse?
E’ sufficiente rivolgersi direttamente alle segreterie post-laurea del o degli Atenei a cui si è interessati.
Quando si terranno le prove?
Nel decreto non è presente una data, pertanto verrà comunicata successivamente, sebbene sembra che sia tra febbraio ed aprile, anche alla luce dell’esigenza di ultimare il TFA entro il 2012 per organizzare, come spiegato dal ministro Profumo , il Concorso.
Quando sarà possibile presentare le domande per partecipare alle prove?
Anche in questo caso si attendono indicazioni dal MIUR .
E’ possibile svolgere il TFA contestualmente ad una laurea , un master o un corso di perfezionamento universitario?
No, non è possibile svolgere il TFA contestualmente ad altra attività che conferisca crediti universitari a tal fine.