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Cancellati i ricorsi davanti ai consigli di disciplina, ora bisogna rivolgersi al tribunale ordinario

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Sanzioni, se la difesa è per pochi. Costi alti e così i docenti preferiscono incassare le censure.
L’attribuzione ai dirigenti scolastici del potere di infliggere le sospensioni fino a 10 giorni, decisa con la riforma Brunetta, insieme alla cancellazione della possibilità di impugnare le sanzioni davanti ai consigli di disciplina, ha lasciato i docenti praticamente senza tutela. Va detto subito che è sempre possibile ricorrere al giudice del lavoro. Ma la lunghezza del procedimento e i costi dell’azione, impediscono di fatto la possibilità di difendersi efficacemente. Basti pensare che tra la data di presentazione del ricorso e l’emissione della sentenza di primo grado, possono passare anche due o tre anni. E che in ogni caso il procedimento necessita del pratrocinio di un legale.

Carlo Forte – ItaliaOgg

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