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L’ENAM passa all’Inps

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Il decreto “Salva Italia” prevede la soppressione dell’Inpdap che già aveva incamerato l’Ente dei maestriGli addetti ai lavori se ne sono forse già accorti, ma l’intera categoria degli insegnanti di scuola primaria e scuola dell’infanzia non sa ancora che l’Enam, l’Ente di assistenza magistrale già passato l’anno scorso con un colpo di mano all’Inpdap, passerà ora all’Inps.

È questa una delle conseguenze del decreto legge “Salva Italia”, attualmente in fase di conversione in Parlamento, che così recita: l’INPDAP e l’ENPALS sono soppressi dalla data di entrata in vigore del presente decreto e le relative funzioni sono attribuite all’ INPS, che succede in tutti i rapporti attivi e passivi degli Enti soppressi. Dopo il prossimo 31 marzo le risorse strumentali, umane e finanziarie degli Enti soppressi saranno trasferite all’INPS.

L’ingente patrimonio dell’Enam (sette complessi residenziali in zone turistiche e alcuni appartamenti nella capitale per un valore complessivo di decine e decine di milioni), frutto esclusivo dei contributi degli insegnanti di scuola primaria e dell’infanzia (lo Stato non ci ha mai messo nemmeno un centesimo), già inglobato tra i beni dell’Inpdap, passerà ora all’Inps.

L’ex-Enam gestiva anche vari servizi di assistenza nei confronti degli iscritti e dei pensionati che l’Inpdap si era impegnato a mantenere. Sarà in grado ora il superinps di assicurare la continuità di erogazione di tutte le prestazioni previste in passato? È lecito dubitarne.

Si prospetta, quindi, una amara conclusione della vita di questo Ente, costituito negli anni ’50 (legge 190/1853) e più volte incluso tra gli enti inutili da sopprimere ma è che sempre riuscito ad evitare, fino all’anno scorso, la soppressione in ragione soprattutto del fatto che si reggeva esclusivamente sui contributi obbligatori (!) dei suoi iscritti.    

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tuttoscuola.com mercoledì 14 dicembre 2011
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