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T.f.a., per chi ancora non lo sapesse

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T.f.a., per chi ancora non lo sapesse, è il tirocinio formativo attivo che segue il concorso non ancora attivato ma da lungo promesso per diventare docenti di ruolo.

Una possibilità notevole per chi insegna e non è ancora abilitato e per i
neolaureati. In seguito t.f.a. vorrà dire un percorso obbligato per chi, con lenuove lauree magistrali per l’insegnamento, dovrà far seguire all’università un anno di tirocinio. (Per informazioni dettagliate sul funzionamento del t.f.a. e del nuovo sistema di selezione dei docenti, rimandiamo a una guida al nuovo concorso e tfa).
Ora succede che tutti si aspettavano l’attivazione di questo
percorso l’anno scorso. Poi la scorsa primavera. Poi questo autunno. E invece siamo ancora qui in attesa. Intanto è dal 2008 che le SISS, il precedente sistema abilitativo, sono state abolite con duplice perdita: degli aspiranti docenti che da tre anni non possono abilitarsi e per le università a cui è stata sottratta una fetta di corsi e di entrate significanti.

Sono usciti ormai diversi libri per
prepararsi al concorso e molti hanno già cominciato questa
preparazione, però è difficile organizzarsi senza una data concorsuale
certa.

Lo scorso 7 ottobre, le università italiane
hanno presentato al Ministero l’offerta formativa per i TFA transitori
dell’anno 2011-12, necessari al conseguimento dell’abilitazione
all’insegnamento. Il Ministero si è impegnato a tenere conto di questi dati per
stabilire il totale di posti per i TFA transitori e i percorsi
abilitanti. Il numero definitivo dei posti secondo il MIUR dovrebbe
corrispondere al punto di incontro tra la quota dichiarata dal Ministero in
quella data, ovvero 13.285 posti, calcolata in base sia alla
necessità di copertura posti con insegnanti, sia all’offerta formativa delle
università.

Eppure le cose sembrano procedere ora ancor
più a rilento di prima. L’unica certezza che abbiamo ora è che le università
hanno intuito il business e ci si sono lanciate a capofitto, offrendo fino al
triplo dei posti che erano stati attivati per le SSIS del 2007-2008. Gli atenei
lombardi hanno presentato una disponibilità di 3.817 contro i
1.752 posti istituiti per le Ssis 2007-2008, l’Emilia Romagna 1.759 contro i
precedenti 946, le università delle Marche 600 invece dei 210 del 2007-08. In
pratica 24.000 posti offerti per un fabbisogno di 13.285, quindi molti
atenei rimarranno tagliati fuori.

Si prospetta quindi anche una qualità
dell’insegnamento sullo scarso-insufficiente-improvvisato visto che le
università reimpiegheranno in parte personale interno ma la maggior parte sarà
reclutata esternamente e in velocità non appena ottenuta l’approvazione dei loro
piani formativi. Niente di buono per chi dovrà impegnarsi mentalmente e
materialmente sacrificando tempo e denaro per questa ulteriore
formazione. Soprattutto contando che la maggior parte saranno docenti
con attività di insegnamento da 10-15 anni!

COME SI DIVENTA INSEGNANTI:
GUIDA AL NUOVO CONCORSO E AL TFA

Abbiamo preparato questa scheda per fare il
più possibile chiarezza sulla questione “come si diventa insegnanti ora”, ovvero
il concorso e il tfa. La scheda vale sia per chi si deve laureare che per chi si
è appena laureato che per i docenti non ancora abilitati. Niente di nuovo ma
alcuni chiarimenti necessari dopo la discussione nel post precedente in cui
molte domande vertevano su aspetti pratici del nuovo decreto. Gli articoli e
commi citati fanno riferimento ai punti precisi del decreto in cui sono
contenuti. Diventa sempre più evidente la contraddizione fra i costi di
formazione (quasi due anni dopo l’università!) e la
retribuzione soprattutto dei docenti di scuola primaria e dell’infanzia e si
prospetta il rischio di restare tutta la vita al primo livello di
stipendio.

Nelle interviste il Ministro Gelmini ha
garantito che in sette anni abolirà il precariato e ha presentato il suo
progetto come una soluzione definitiva (qualcuno si è dimenticato di avvisarla
che il suo mandato non dura sette anni e che al cambio di governo i precari
subiranno un’ulteriore lancio nel caos). In realtà con questa riforma non si
annulla il precariato, ma si persegue l’obiettivo di dividere i precari in
categorie e sottocategorie, gonfiando quelle pre-esistenti.

I posti naturalmente, nel
frattempo, non aumentano ma continuano ad essere tagliati! Da un lato
si parla di numero programmato, dall’altra si fa l’occhiolino ai già abilitati
perché affrontino il tirocinio (e cioè per l’ennesima volta paghino per un
lavoro sempre più ipotetico!). Per i più giovani poi una lunga laurea
quinquennale finalizzata (laurea magistrale finalizzata all’insegnamento), che
in caso di insuccesso resterebbe come titolo costoso ma inutile perché si può
utilizzare solo nella scuola e solo per l’insegnamento.

Ecco tutte le domande a cui abbiamo
risposto nella scheda:

1. Quali graduatorie ci saranno dopo questa
ennesima riforma?
2. Come funziona il nuovo percorso per diventare
insegnanti?
3. Come ci si abilita come insegnanti di infanzia e
primaria?
4. Scuola secondaria superiore e inferiore: per chi si deve ancora
laureare o deve iscriversi all’università come funziona?
5. In cosa consiste
la Laurea Magistrale per l’insegnamento?
6. Scuola primaria e infanzia: per
chi è già diplomato/laureato ma non ha l’abilitazione come funziona?
7.
Scuola secondaria superiore e inferiore: per chi è già laureato ma non ha
l’abilitazione come funziona?
8. Per le discipline artistiche e musicali come
funziona?
9. Come funziona l’anno di tirocinio?
10. Ci si può abilitare
per più classi?
11. Dopo il tirocinio si diventa immediatamente insegnanti e
viene assegnata una cattedra?
12. Cosa vuol dire essere ammessi in
soprannumero?
13. Chi ha diritto a entrare in soprannumero?
14. Come ci si
specializza per il sostegno?
15. E’ vero che ci si può specializzare per
insegnare la propria disciplina in lingua straniera?
16. Novità per gli ITP o
insegnanti tecnico pratici?

Di seguito tutte le domande nella scheda
completa su come si diventa insegnanti.

1. Quali
graduatorie ci saranno dopo questa ennesima riforma?

Molte, troppe.

  • vincitori di concorso,
  • iscritti alle graduatorie ad esaurimento
    (tre fasce + le code), anche se l’on. Fioroni ha dichiarato al Corriere della
    Sera che verrà tolta la graduatoria a esaurimento (a che titolo? non si sa)
  • abilitati con tirocinio iscritti alla II
    fascia delle graduatorie di istituto,
  • non abilitati iscritti in terza fascia,
  • iscritti alle graduatorie prioritarie (due
    fasce),
  • aspiranti ai contratti regionali.

2. Come funziona il
nuovo percorso per diventare insegnanti?

Il 7 luglio la Commissione Senato, dopo
quella della Camera ha approvato il Decreto sulla formazione iniziale dei
docenti. In settembre il Ministro Gelmini ha firmato il Regolamento. Il bando
del concorso non è ancora uscito e non si sa una data o un periodo, ma si
presume entro il 2011, l’anno scolastico 2010/2011. Dopo aver abolito le SSIS,
il Ministro Gelmini ripropone sostanzialmente lo stesso metodo di abilitazione
nelle nuove norme per l’abilitazione, ma prevede alcune novità come di seguito.
In sostanza, i nuovi laureati conseguiranno dal 2011/2012 una nuova laurea
magistrale della durata di cinque anni con tirocinio e valutazioni fin dal
secondo anno. Una volta ottenuta questa laurea, si viene immessi nelle
graduatorie, quali non si sa ancora, ma con molta probabilità nella seconda
fascia delle graduatorie di circolo e di istituto. (Vedi di seguito il percorso
specifico per i vari ordini e gradi di scuola).

3. Come ci si abilita come
insegnanti di infanzia e primaria?
A partire dal 2011-12
l’abilitazione si consegue con una Laurea Magistrale di 5 anni, a ciclo unico,
(art.3, comma2, lettera a), comprensiva, dal secondo anno, di relazione
finale.(art.6, comma 5).
Chi sta frequentando alla laurea in scienze della
Formazione primaria termina regolarmente (art.15 comma 17) e poi accede al tfa,
quindi il percorso di formazione per chi sta ancora studiando si allunga di un
anno! La laurea in scienze della formazione primaria non sarà più
abilitante.
(per chi è già laureato o diplomato vedi di seguito)

4. Scuola secondaria
superiore e inferiore: per chi si deve ancora laureare o deve iscriversi
all’università come funziona?

A partire dal 2011-12 per accedere
all’insegnamento serviranno due requisiti:

  • laurea magistrale biennale, dopo la laurea
    triennale. Si accede alla laurea magistrale biennale tramite esame di ammissione
    multimediale (art.3, comma 2, lettera b e comma 4) e il possesso di crediti in
    specifici ambiti disciplinari (non esiste ancora l’elenco).
  • Il tirocinio formativo attivo o TFA (475
    ore presso scuole statali)

Ottenuti questi due titoli, si viene
immessi in graduatoria. Non si sa ancora in quale ma è molto probabile la
seconda fascia delle graduatorie di circolo e di istituto.

5. In cosa consiste
la Laurea Magistrale per l’insegnamento?

Alla laurea magistrale per l’insegnamento
si accede previo esame d’accesso perché a numero programmato (teoricamente in
base ai posti disponibili). E’ comprensiva di corsi per l’acquisizione della
lingua inglese B2 e di capacità di utilizzo dei linguaggi multimediali (art.3,
comma 2, lettera b e comma 4). Per l’ammissione al test per accedere alla laurea
magistrale serve laurea triennale e crediti in specifici ambiti disciplinari
(non esiste ancora un elenco dei crediti, ma saranno probabilmente quelli della
SSIS). I Corsi di laurea magistrale hanno carattere professionalizzante (art.4
comma 1) cioè sono uno per ogni classe di concorso della scuola secondaria di I
o di II grado.

6. Scuola primaria e
infanzia: per chi è già diplomato/laureato ma non ha l’abilitazione come
funziona?

Ci saranno corsi abilitanti annuali, con
test di ingresso e esame finale, riservati ai maestri diplomati non ancora
abilitati (Art.15, comma 16).

7. Scuola secondaria
superiore e inferiore: per chi è già laureato ma non ha l’abilitazione come
funziona?

Ci saranno più concorsi per ottenere
l’abilitazione, probabilmente nel 2010/2011, 2011/2012, 2012/2013. Superato il
concorso, si accede a un anno di formazione a pagamento, a carico del docente
(art.16 comma 1), che si concluderà con un tirocinio formativo di 475 ore,
probabilmente neanche questo retribuito.

Ai fini della graduatoria per l’accesso è
previsto, in aggiunta al risultato delle prove (se superate), il riconoscimento
di un punteggio:

  • per i servizi di insegnamento (almeno 360
    giorni) attinenti la classe di abilitazione o le discipline incluse nella stessa
  • per il Dottorato di ricerca attinente la
    classe di abilitazione o le discipline incluse nella stessa
  • per almeno 2 anni di attività di ricerca
    attinenti la classe di abilitazione o le discipline incluse nella stessa
  • per il percorso di studi
  • per il voto della tesi
  • per pubblicazioni o altri titoli accademici
    (almeno 60 CFU) attinenti la classe di abilitazione o le discipline incluse
    nella stessa.

Il servizio di almeno 360 giorni nella
scuola dà diritto ad un riconoscimento di 19 crediti per le attività di
tirocinio a scuola e le didattiche disciplinari.

8. Per le discipline
artistiche e musicali come funziona?

Per le discipline artistiche e musicali, è
previsto un DIPLOMA ACCADEMICO DI II LIVELLO, previo conseguimento di diploma
accademico di I livello. Non sono stati ancora forniti ulteriori
particolari.

9. Come funziona
l’anno di tirocinio?

Si tratta di 475 ore, ovvero un intero anno
scolastico, di servizio in una scuola statale. Alla fine dell’anno si sostiene
un esame avente valore abilitante (art.7 comma 1) presso una Università, per
complessivi 60 crediti (art.10 comma 1). Il tirocinio comprende lezioni di
scienze dell’educazione, laboratori didattici e pedagogici, sotto la guida di un
tutor. Il tirocinio è gestito da un Consiglio che comprende docenti e
ricercatori universitari, tutor, dirigenti scolastici e un rappresentante degli
studenti (art.10 comma 4 a). L’esame finale abilitante comprende valutazione del
percorso di tirocinio (punti 30), esposizione orale di un percorso didattico
(punti 30), relazione finale (punti 10), cui si aggiungono 30 punti per la media
degli esami di laurea: totale 100 punti (art.10 comma 9).

Come per gli ex corsi SISS il tirocinio è
gestito da docenti universitari + tutor, cioè docenti superiori con
semidistacchi (art.11). Il tirocinio è attivabile dal 2010-11.

10. Ci si può
abilitare per più classi?

Non nello stesso concorso. Un
concorso+tirocinio=una sola classe di abilitazione. Le abilitazioni acquisite
hanno validità per la sola classe di concorso prescelta, non è previsto nessun
ambito verticale tra i due gradi della scuola secondaria.

11. Dopo il tirocinio
si diventa immediatamente insegnanti e viene assegnata una
cattedra?

No. Non si sa ancora cosa succede a quel
punto. Infatti nel decreto non si dice nulla sul meccanismo di reclutamento dopo
l’abilitazione.

12. Cosa vuol
dire essere ammessi in soprannumero?

Ogni anno verrà stabilito quanti docenti
abilitare, in base al bisogno reale. Oltre a questo numero, ci sono delle code
di aventi diritto che entrano, appunto, in soprannumero.

13. Chi ha diritto a
entrare in soprannumero?

Sebbene gli accessi siano a numero
programmato, fino al 2012-13 sono ammessi al TFA (art.7,comma 3):

  • direttamente senza sostenere la prova
    selettiva, coloro che avevano già ottenuto l’iscrizione alle SSIS e avevano
    sospeso la frequenza. E’ previsto anche il riconoscimento di crediti.(art.15,
    comma 1)
  • in deroga, previo esame d’ammissione, anche
    coloro che alla data di entrata in vigore del regolamento, sono in possesso dei
    requisiti previsti per l’accesso alle Scuole di specializzazione per
    l’insegnamento secondario per l’anno accademico 2010-2011, siano iscritti a uno
    dei percorsi finalizzati al conseguimento di Laurea specialistica/magistrale o
    ad un corso di diploma di II livello oppure a corsi del vecchio ordinamento
  • in deroga, previo esame d’ammissione, tutti
    coloro che sono in possesso dei titoli di studio attualmente previsti per
    l’accesso all’insegnamento nella scuola secondaria (Lauree/diplomi accademici
    vecchio ordinamento previsti dal DM 39/98, lauree specialistiche previste da DM
    22/05 e lauree magistrali/diplomi accademici di II livello corrispondenti e il
    diploma ISEF) conservano il diritto ad essere inclusi nella III fascia delle
    graduatorie d’istituto e all’ammissione al TFA. (art.15 comma 12)
  • è ammesso in soprannumero chi ha conseguito
    il dottorato o svolto due anni di attività di ricerca, previa prova orale.

14. Come ci si
specializza per il sostegno?

Sono previsti corsi di specializzazione per
il sostegno (300 ore di tirocinio e 60 crediti) riservati al personale
abilitato, istituiti esclusivamente presso le Università. L’accesso è a numero
programmato con prova di accesso. (art.1). E’ prevista l’attivazione, con
successivo Decreto del Ministro, di corsi di specializzazione per il sostegno,
anche per non abilitati (art.15 comma 23)

15. E’ vero che ci si
può specializzare per insegnare la propria disciplina in lingua
straniera?

Sì, verranno istituiti dei corsi di
perfezionamento per insegnanti di varie discipline in lingua straniera (300 ore
di tirocinio e 60 crediti. art.13) ma per ora non si sa nulla.

16. Novità per gli ITP o insegnanti tecnico pratici?

No, per gli insegnanti tecnico pratici
hanno rinviato la questione a successivo decreto (art.15 comma 22).

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