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Comitato 296 richiederà il ripristino delle GaE senza code, mentre Anief vuole fare arricchire gli avvocati.

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L’ANIEF può dimenarsi quanto vuole nell’andare a scrivere che sono gli altri ad asserire che gli asini volano e a rassicurare che ‘non è successo niente’. Gli avvocati dovrebbero sapere che verba volant et scripta manent. La sentenza è chiara, essa ha questi estremi (vedere per credere): N. 07629/2011 REG.PROV.COLL. N. 06334/2011 REG.RIC. è stata pubblicata il giorno 30/09/2011 e così recita: “Preso atto che dal richiamato orientamento giurisprudenziale emerge chiaramente che i DM disciplinanti le graduatorie finalizzate a fini assuntivi non assumono veste e qualificazione di atti di diritto pubblico espressione di esercizio di poteri organizzatori autoritativi ma di atti “.. che non possono che restare compresi tra le determinazioni assunte con la capacità e i poteri del datore di lavoro privato di fronte ai quali sono configurabili solo diritti soggettivi, avendo la pretesa ad oggetto la conformità a legge degli N. 06334/2011 REG.RIC. http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Roma/Sezione%203B/2011/20 di gestione della graduatoria utile per l’eventuale assunzione”, va quindi declinata la giurisdizione del giudice amministrativo in favore del giudice ordinario. Alla dichiarazione di difetto di giurisdizione segue il rinvio della causa al giudice ordinario, con salvezza degli effetti sostanziali e processuali della domanda proposta davanti al giudice privo di giurisdizione tenuto conto del disposto di cui all’art.11 secondo comma del c.p.a.ex D.Lgs. 2-7-2010 n. 104 che “ fa salvi gli effetti processuali e sostanziali della domanda medesima entro il termine perentorio di tre mesi dal passaggio in giudicato della pronuncia che declina la giurisdizione.” E’ chiaro che il TAR dichiara una propria non competenza in materia di graduatorie scolastiche e rinvia il tutto al giudice ordinario. Domanda e, al contempo, amletico dubbio: per quale motivo il TAR non lo ha fatto prima? Perché ANIEF non manifesta una propria opinione sul fatto che questo specifica pronuncia venga fatta ora e soltanto ora quando i ricorsi non sono più stati monopolizzati? Forse che una tale pronuncia non POTEVA e forse non DOVEVA essere fatta tre anni or sono quando fu la stessa ANIEF a rivolgersi al TAR? Ed ora che lo stesso commissario ad acta risulta essere una creatura del TAR organo non competente per sua stessa ammissione nato dai contenziosi ANIEF? Semmai è questa la perplessità da chiarire! I ricorsi rimangono ancora attivi? FORMALMENTE forse! ANIEF crede che questa volta tutti gli altri docenti staranno fermi a guardare? Purtroppo informiamo ANIEF che questa volta tutti gli altri docenti si recheranno – anzi molti si sono già recati e già da domani avremmo le nostre sentenze favorevoli – in tribunale per restare tutti in compagnia! E’ un onore divulgare questa lieta notizia con quella che con noi porteremo come consulenti anche docenti esperti in zoologia ed ornitologia per vedere da che parte stiano gli asini che volano. Nel frattempo è forse necessario ingaggiare Sherlock Holmes per arrivare a dedurre che se il TAR si dichiara incompetente in materia di GAE, anche il commissario ad acta finisce col non avere la relativa presunta competenza e che quindi gli inserimenti a pettine vanno depennati o possiamo risparmiarci e chiedere ai docenti di risparmiarsi pure questa spesa? Poiché ANIEF è un’ associazione sindacale che come tale ha a cuore i risparmi e gli interessi dei lavoratori che asserisce di voler tutelare cosa ne pensa della nostra proposta di impegnarsi ad evitare che in tutta questa faccenda di graduatorie siano solo gli studi legali ad arricchirsi, a fare affari e a sorridere delle opportunità economiche e remunerative offerte? Ad ogni modo nessuno si preoccupi : il Comitato per la tutela della 296 questa volta non chiede ripristino delle code della vergogna che tuttavia hanno consentito, per ben due anni, a diversi docenti, rimasti disoccupati nella propria provincia, di poter lavorare in posti dove nessuno voleva andare o dove semplicemente vi era una certa richiesta. Si preoccupi ANIEF invece perché il Comitato intende chiedere il ripristino della GAE senza code, senza trasferimenti ergo senza alcun cavillo che consenta di organizzare montagne di ricorsi che sicuramente non arricchiscono i docenti. Tranquilli che la libera circolazione di merci e di persone sarà garantita alla stessa stregua di come è garantita ad altri vari settori lavorativi e a nessuno verrà mai impedito di lavorare in un posto e di fare le proprie vacanze in un altro: ciò è lapalissiano… Ma continuiamo adesso a parlare della recente sentenza. Il TAR ha lasciato tutti perplessi e sembra quasi che se ne sia lavato le mani, ma lascia perplessi soprattutto – lo sottolineiamo – per una pronuncia che, a nostro avviso, avrebbe dovuto emanare ben tre anni fa fin dall’inizio del tutto. Per questo, ovviamente, Il Comitato va avanti! Oggi qualcuno si premura di gridare ai quattro venti la sentenza di un GDL pugliese che inserisce un ricorrente a pettine in un’altra provincia dove prima era in coda. Peccato però che questa sentenza sia anteriore alla nostra del 28 settembre 2011 e che ora i giochi siano da rifarsi. Noi del Comitato speriamo ovviamente che non si arrivi ad una sorta di anarchia di sentenze che in tempi economici così tristi per il nostro paese finirebbero solo col danneggiare l’erario pubblico e creare una vera e propria anarchia giuridica dato che ogni giudice deve o meno disapplicare il DM per ogni singolo caso. Noi del Comitato vogliamo e desideriamo una sentenza valida per tutti e chiediamo che ordine sia finalmente fatto. Al momento estendiamo a tutti i colleghi l’invito, una volta conclusa questa lancinante esperienza che tanto ci ha divisi, a creare un fronte unito e solidale che punti più al ritiro dei tagli e ad un trattamento più serio da parte dello Stato verso chi opera nella cultura e nell’istruzione. Nel prossimo futuro iniziamo seriamente a pensare di non spendere più soldi in cause legali per ottenere vantaggi – che magari vanno a discapito di altri – come pure di arrivare, un giorno, a non essere indotti o ‘costretti’ a spendere altri soldi in poco formativi corsi di formazione a distanza al solo scopo di allargare la propria ‘collezione punti’. comitato 296

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