fbpx

IL 22 SETTEMBRE 2011 ORE 08:30 IL TAR SICILIA POTREBBE RIMETTERE 1000 POSTI DEL PERSONALE ATA TOLTI NELL’ANNO SCOLASTICO 2010-2011

997

Solidarietà ai precari della scuola. Continua  la drammatica lotta dei
lavoratori della scuola, docenti e personale ATA, che anche quest’anno
subiscono la scure di ingiusti tagli agli organici. Nonostante la recente
decisione del TAR Lazio , che nel luglio 2011 ha dichiarato illegittimo il
ridimensionamento del personale scolastico, sprovvisto di adeguata istruttoria,
di una reale analisi del fabbisogno e di ogni motivazione, il Governo continua
nell’operazione di soppressione di posti, che maggiormente colpisce la Sicilia.
Solo a Palermo, nell’anno scolastico 2010-2011, è già in atto la soppressione
di mille posti circa tra assistenti tecnici, amministrativi e collaboratori
scolastici.
Questa operazione, che danneggia e impedisce il regolare funzionamento della
scuola, lede anche diritti quesiti di docenti e di personale ATA, che dopo anni
di ingiusto precariato si ritrovano improvvisamente disoccupati. Secondo le
norme europee e numerose decisioni della Corte di Giustizia, del resto
applicate già da alcuni tribunali di Napoli, Siena , Livorno e altre città,
dopo 36 mesi il contratto a termine con lo Stato si trasforma di diritto in
contratto a tempo indeterminato, ma né il Provveditorato né il Ministero dell’
Istruzione – con grave danno e lesione del diritto al lavoro acquisito – hanno
dato attuazione a queste norme di legge. Nei prossimi giorni sarà il TAR
Palermo a doversi pronunciare su tagli e accorpamenti  relativi a lavoratori
che,  avendo superato i 36 mesi di servizio, avrebbero dovuto essere immessi
nei ruoli, piuttosto che assistere alla soppressione – dopo anni di attesa e di
aspettative – dei loro posti. Ci auguriamo che il TAR siciliano il 22 settembre
2011- conformemente a quanto ha già affermato il TAR Lazio – riconosca l’
illegittimità dei provvedimenti ministeriali e locali di riduzione del
personale scolastico, che nel frattempo ha chiesto anche un incontro al
Presidente della Repubblica, per segnalare l’irregolare incidenza che la legge
“Gelmini” produce in Sicilia sull’occupazione, e i disagi determinati che
gravano pesantemente in un territorio povero e sprovvisto di occasioni di
lavoro.>>

coordata@libero.it

In questo articolo