Per 5 milioni di famiglie cambierà il riferimento del dirigente scolastico. Verrà rivoluzionata la rete delle istituzioni scolastiche sul territorio: 5.600 (oltre la metà) verranno accorpate in 4.500, cioè le varie sedi verranno aggregate in un minor numero di istituzioni scolastiche (presidenze), con la soppressione di oltre 1.100. In totale le istituzioni scolastiche passeranno da 10.500 a 9.400, di cui 2 mila, le più piccole, date in reggenza a presidi di scuole più grandi. A Bari dovrà essere accorpato il 95% degli istituti del 1° ciclo. Nelle Isole verrà soppressa un’istituzione scolastica su 5.
Eliminato il 30% dell’organico di dirigente scolastico (-3.180 posti), al punto che una parte dei vincitori del prossimo concorso non troveranno posto. Salterà anche l’11% dei posti di direttore amministrativo (1.130 posti) e verranno tagliati 1.100 posti di assistente amministrativo, ma saranno almeno in 30 mila a dover produrre documentazione e dichiarare servizi per difendere la propria sede e non essere trasferiti d’ufficio o rimanere senza sede. Decadranno 53 mila consiglieri di istituto e dovrà essere rieletta la maggior parte delle RSU (almeno 14 mila rappresentanti).
Tuttoscuola ha fatto i conti e spiegato in un nuovo dossier cosa accadrà, per effetto della manovra bis di luglio, nei prossimi 12 mesi, che si annunciano tra i più caldi nella storia dell’organizzazione del servizio di istruzione.
Nelle prossime ore su tuttoscuola.com verranno pubblicate progressivamente notizie sul tema, e sarà a breve scaricabile gratuitamente il testo integrale del dossier. Seguiteci.
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tuttoscuola.com | mercoledì 31 agosto 2011 |