A sostenerlo è la Flc-Cgil, alla luce dell’ultima nota ministeriale: l’effettiva attivazione delle prove potrà avvenire forse perfino tra novembre e dicembre. Stabilito intanto il contingente per la prima tranche: i posti disponibili per infanzia e primaria sono 5.611; alle medie 4.626; alle superiori 5.659. Si attendono ora conferme dalle Università.
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I tempi per l’attivazione dei nuovi percorsi abilitanti, i Tfa (Tirocini formativi attivi), rischiano di allungarsi ulteriormente: a sostenerlo è la Flc-Cgil, dopo aver approfondito le ultime note ministeriali, in particolare la nota 81, attraverso cui viale Trastevere ha introdotto le regole utili alla realizzazione dei nuovi corsi che sostituiranno le Ssis. Secondo il sindacato di Domenico Pantaleo, “considerate le date indicate e il successivo parere obbligatorio del CUN, tutto lascia pensare che l’effettiva attivazione dei corsi e delle relative prove di accesso non possa avvenire prima del mese di ottobre 2011, e forse perfino tra novembre e dicembre”. La notizia non farà di certo piacere alle decine di migliaia di candidati che da ormai da qualche anno attendono di partecipare alla selezione, prima passo verso l’insegnamento. La Flc-Cgil sottolinea anche che in base a quanto comunicato dal ministero dell’Istruzione, i decreti per i corsi di sostegno e per il CLIL (insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica), hanno già ottenuto i necessari pareri e che a breve saranno emanati”. Inoltre si fa “anche cenno al percorso abbreviato per Scienze della formazione primaria riservandosi ulteriori indicazioni. Ricordiamo che la Laurea magistrale per la formazione degli insegnanti della scuola primaria e dell’infanzia è stata già attivata e che la relativa prova di accesso si svolgerà il prossimo 10 ottobre. Ancora nessuna notizia, invece, per i corsi previsti presso le accademie e i conservatori, né sui contingenti previsti per l’attivazione dei vari corsi”. Sempre il Miur ha intanto diramato, attraverso un nota del 10 agosto, il numero di insegnanti che andranno a concorso: a livello generale “i posti disponibili saranno solo quelli che deriveranno dai pensionamenti che sono stati calcolati sulla base dei parametri e delle regole attuali e tenendo conto della presenza degli insegnanti soprannumerari”. A concorso andranno quindi la metà di coloro che lasceranno. La quota di pensionati è stata però incrementata del 40% in modo da poter rispondere considerare anche le necessità dei docenti che dovranno operare nelle scuole paritarie. Per la prima tranche di corsi, i posti disponibili per infanzia e primaria sono 5.611; alle medie 4.626; alle superiori 5.659. Ora si attendono indicazioni più precise sulle disponibilità da parte delle Università ad attivare i corsi. E, successivamente, le ripartizioni regioni e per classe di concorso. |