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Nessun bavaglio a chi critica il Governo, la nostra solidarietà a Michele Trotta

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Dichiarazione di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.

30/07/2011

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La vicenda surreale di Michele Trotta, professore di Pordenone, che per il solo fatto di aver espresso una opinione sul Messaggero Veneto sulla riforma dell’esame di Stato e di aver difeso la scuola pubblica e i precari si trova al centro di una interrogazione da parte del Parlamentare del Pdl Manlio Contento è un ulteriore segnale preoccupante della deriva autoritaria che s’intende imporre nella società e nelle scuole. Quel solerte parlamentare chiede sanzioni disciplinari nei confronti di un docente, rappresentante sindacale della FLC CGIL, solo per aver esercitato il proprio diritto di critica sancito dalla nostra Costituzione.

L’On. Contento farebbe bene ad occuparsi delle conseguenze devastanti che le politiche del Governo stanno determinando sulla scuola pubblica e sui precari anziché perdere il suo tempo a esercitare censure che ci riportano al periodo fascista.

A Ministri di questa Repubblica può essere consentito attaccare quotidianamente la dignità dei lavoratori pubblici e dei precari mentre a Michele Trotta dovrebbe essere imposto il bavaglio.

Siamo pronti a ricorrere al Capo dello Stato, quale garante della Costituzione, se dovessero essere prese sanzioni disciplinari del tutto illegali nei confronti di Michele Trotta. Non ci faremo intimidire da nessuno e come sempre saremo intransigenti e decisi nella difesa della democrazia.

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