Sab, 30/07/2011 – 06:50
red – La domanda è di Stefano De Gan, assessore all’Istruzione di Belluno, e avverte che i controlli dei docenti trasferiti saranno a tappeto, nonostante il ritardo con cui alcuni Ambiti Territoriali stiano inviando i fascicoli.
da orizzontescuola: L’assessore prosegue sulla scia del Presidente della provincia di Cuneo, che in una lettera aveva accusato i docenti trasferiti di superare chi ha fatto la gavetta, e affida le sue parole e Belluno Press:
“Punteggi che salgono alle stelle, esperienze lavorative che si moltiplicano, titoli di studio che raddoppiano e si sommano, riconoscimenti di invalidità tutti da verificare: tutto questo sotto gli occhi (…chiusi?) di chi dovrebbe vigilare sulla legalità delle candidature per l’insegnamento al Nord. E tutto questo, aggiungo, sulla testa di docenti preparati, che hanno l’unica pecca di provenire da terre dove gli stessi punteggi assegnati ed i concorsi si svolgono nel pieno rispetto delle regole e dove la professionalità e la serietà sono doti richieste e poi premiate; o, ancora, sulla testa di insegnanti arrivati da altre Regioni ma che qui si sono già integrati da tempo”
“Non chiediamo nulla di trascendentale quando domandiamo che non ci siano questi “squilibri” frutto di mancati controlli da parte di chi è chiamato a farli. Non ci possiamo definire un Paese civile fino a che i cittadini, in questo caso gli “insegnanti-figliastri” di questo “sistema-Italia”, saranno costretti a vedersi sopraffare e scavalcare da “insegnanti-figli” del Sud Italia”
“Stiamo mettendo nelle mani sbagliate la preparazione e la formazione delle generazioni future, sia in termini di contenuti, sia in termini di modelli di riferimento. Far vedere agli alunni che con le “scorciatoie” si può ottenere un immeritato posto di lavoro è quanto di più disdicevole possa accadere, specie nel mondo della scuola”.
“Ritengo pertanto doveroso e fondamentale, se vogliamo che la legge sia davvero uguale per tutti, che gli organi preposti eseguano dei controlli sulle carriere e sui curricula dei docenti provenienti da altre regioni e che vengono inseriti nelle graduatorie degli insegnati del Veneto. Ricordo, infine, che fra i compiti del Difensore Civico delle Province c’è anche quello di valutare le mancate risposte di acceso agli atti ex-legge 241/90 da parte dei docenti che sono stati scavalcati e che – correttamente – hanno un proprio interesse da tutelare”.
Attendiamo, da parte dell’Ufficio Scolastico, i risultati di tale ricerca.
Il Presidente della provincia di Cuneo: “i docenti del Sud scavalcano chi ha fatto la gavetta”
I numeri dei trasferimenti di provincia. Scontro nelle graduatorie