E’stato reso noto nella giornata del 20 luglio il decreto ministeriale attuativo della legge 170/2010 che riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come disturbi specifici di apprendimento.
Il decreto prevede non solo misure educative e didattiche di supporto utili a sostenere il corretto processo di insegnamento/apprendimento, fin dalla scuola dell’infanzia, ma anche adeguate modalità di valutazione e specifiche attività di formazione dei docenti e dei dirigenti scolastici.
Secondo le ultime rilevazioni del Miur, risalenti allo scorso mese di febbraio, gli alunni con diagnosi di Dsa sono almeno 70mila, ma secondo recenti ricerche scientifiche la percentuale della popolazione scolastica interessata dai Dsa va dal 3% al 5%.
Quando la legge sarà pienamente attuata è quindi probabile che il fenomeno riguardi oltre 200 mila alunni.
Il decreto prevede che le scuole si dotino di appositi strumenti didattici e tecnologici (strumenti compensativi) che possano facilitare lo studio degli alunni con Dsa.
Vi sono poi le misure dispensative,ovvero interventi che consentono all’alunno di non svolgere alcune prestazioni particolarmente difficoltose a causa del disturbo (per esempio, si può essere dispensati dalla prova scritta di una lingua straniera, in corso d’anno e in sede di esame, e svolgere prove sostitutive equipollenti ricorrendo ad un computer dotato di sintesi vocale o in forma orale).
Per le attività di formazione il decreto stanzia complessivamente 2milioni di euro, mentre per i costituendo 96 i Centri Territoriali di supporto, che saranno dislocati su tutto il territorio nazionale per attività di consulenza, formazione e monitoraggio, viene stanziato un ulteriore milione di euro.
Pubblicato sul sito del Miur il decreto applicativo della legge 170 sui disturbi specifici di apprendimento. Modeste le risorse finanziarie a fronte di nuovi impegni delle Istituzioni scolastiche.