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Martedì 20 luglio inizia la trattativa per le immissioni in ruolo. Dubbio sui numeri

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Gio, 14/07/2011 – 14:05

Lalla di orizzontescuola– Il tavolo negoziale con i sindacati per le immissioni in ruolo si aprirà martedì 20 luglio. Sul tavolo non solo i numeri (nonostante l’accordo di ieri), ma anche le graduatorie da cui queste nuove assunzioni verranno effettuate, e il possibile “pegno” che potrebbe essere richiesto ai docenti precari in cambio della loro stabilizzazione.

I numeri dicevamo. Qualche perplessità ha suscitato il comunicato del ministero, che parla di ” Piano triennale per l’assunzione a tempo indeterminato di circa 65mila tra docenti e ATA, nell’arco degli anni 2011-2013, sulla base dei posti vacanti disponibili in ciascun anno”, mentre i comunicati dei sindacati, nonchè del Ministero della Pubblica Amministrazione (leggi on. Brunetta) ci danno questi numeri: “Le assunzioni del prossimo anno scolastico saranno di 30.482 unità per il personale docente ed educativo e di 36.698 unità di personale ATA.”

Vogliamo credere a 67.180 immissioni in ruolo per l’a.s 2011/12, e considerare le parole del Ministero un refuso da precedenti comunicati.

Ma il dubbio rimane, così come le ansie dei docenti interessati si concentrano sulle questione delle graduatorie da utilizzare per queste immissioni.

Dal sito del Governo: “Tale piano può prevedere la retrodatazione giuridica dall’anno scolastico 2010-2011 di quota parte delle assunzioni di personale docente, educativo ed ATA sulla base dei posti vacanti e disponibili relativi al medesimo anno scolastico 2010-2011, utilizzando le graduatorie a esaurimento relative a tale anno, a integrazione delle immissioni in ruolo già disposte e fermo  restando il rispetto degli obiettivi programmati dei saldi di finanza pubblica. ”

Pertanto, questa sarà uno degli elementi di trattativa martedì prossimo, insieme al nodo della ricostruzione di carriera, ossia il riconoscimento del servizio svolto da precario una volta ottenuto l’incarico a tempo determinato. Non è da escludere che possa essere richiesta una rinuncia in tal senso ai docenti interessati al ruolo.

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