Dalle indiscrezioni che si susseguono sulla manovra finanziaria che nelle prossime ore verrà varata dal Consiglio dei Ministri sembrano emergere, per fortuna, pochi interventi sostanziosi sulla scuola. Il sistema di istruzione, in effetti, ha già dato con la manovra del 2008, ma, ad ogni buon conto, è meglio attendere il testo definitivo per vedere se davvero il sistema di istruzione è stato soltanto sfiorato dalla manovra.
Nella bozza della manovra si legge, tra l’altro, che “a decorrere dall’anno scolastico 2012/13 le dotazioni organiche del personale docente, educativo ed ATA della scuola non devono superare la consistenza delle relative dotazioni organiche dello stesso personale determinata nell’anno scolastico 2011/12”. Qualcuno si è già stracciato le vesti per questo passaggio del testo, ritenuto punitivo per la scuola in quanto non solo non prevede aumento di posti, ma nasconderebbe l’intenzione di ridurre quelli esistenti. Ci sembra una tesi un po’ azzardata, ma la relazione tecnica che identifica i risparmi attesi dalla manovra servirà da chiave interpretativa.
C’è anche un passaggio che riguarda i docenti di sostegno. Dopo aver confermata la norma, già varata dalla finanziaria Prodi per il 2008 che prevede in media un rapporto di un docente di sostegno ogni due alunni disabili, la manovra prevede, a quanto sembra, che in ogni caso a ciascun alunno disabile non potrà essere assegnato più di un insegnante di sostegno.
Francamente ci sembra una limitazione discutibile senza rilevanza finanziaria.
Ci sono casi di alunni disabili che, per effetto di sentenze di tribunali o per gravità dell’handicap, si avvalgono di due docenti di sostegno (ad esempio in classi a tempo pieno). Ma sono casi limite che probabilmente si possono quantificare nell’ordine di alcune decine o forse un centinaio al massimo.
Possibile che la manovra si attardi su questi aspetti minimali che avrebbero scarso peso finanziario e molta incidenza politica negativa, visto che colpisce i disabili?
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tuttoscuola.com | giovedì 30 giugno 2011 |