E’ stato presentato oggi pomeriggio alla Camera dei Deputati, presso le Commissioni IV (Bilancio) e VI (Finanze) l’emendamento sul reclutamento dei docenti della scuola italiana, conosciuto come Bozza Pittoni. L’emendamento prevede un bonus di permanenza (40 punti aggiuntivi) a favore dei docenti che abbiano scelto di non trasferirsi di provincia e il diritto di revoca della domada in favore dei docenti che avendo invece chiesto il trasferimento volessero rinunciarvi. La notizia scalderà ulteriormente gli animi e renderà ancor più virulenta la guerra tra docenti pro pettine e docenti no pettine, fatta di ingiurie e colpi bassi reciproci.
Vincenzo Brancatisano
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La proposta Pittoni è considerata incostituzionale e se non altro inopportuna da molte parti, mentre è vista come la giusta ricompensa da tutti coloro che temono di essere superati in graduatoria da colleghi (ormai nemici per la pelle) titolari di un ipotetico maggior punteggio. Pittoni è convinto che con il bonus (“non è incostituzionale – dice – poiché vale per tutti”) riuscirà a difendere le apettative di chi negli anni scorsi sarebbe stato spinto a fare una scelta definitiva a seguito della nascita delle Graduatorie a esaurimento e del divieto di trasferirsi di provincia se non a pena di finire in coda alle liste. “Il diritto al trasferimento non è conculcabile”, ribattono i sostenitori del pettine che imputano a Pittoni di avere sostenuto i tagli alla scuola e alle cattedre, ciò che ha reso più pressante il fenomeno del trasferimento che, prima della nascita delle Gae, era del tutto normale ancorchè non massiccio come invece si annuncia oggi. Pittoni ribatte che i tagli, necessari, hanno colpito tutte le amministrazioni. “L’accordo prevede – ha spiegato il sen. Mario Pittoni, Capogruppo Lega Nord alla Commissione Istruzione del Senato e ideatore dell’emendamento che adesso sarebbe secondo lui blindato grazie all’appoggio del partito intero – che a presentare l’emendamento sia il relatore. Abbiamo comunque ritenuto di presentarlo anche ufficialmente come Lega Nord per dare un segnale chiaro. Mi fa piacere che anche da parte di qualche parlamentare del Pd ci sia mossi in questa direzione”. Pittoni si riferisce all’emandamento che, stando all’annuncio fatto a Torino nei giorni scorsi nel corso di una pubblica assemblea, sarebbe stato presentato dall’on. Stefano Esposito del Partito democratico. L’emendamento Pd sarebbe identico a quello di Pittoni. Non siamo però riusciti ad avere conferma dal diretto interessato. Fin qui la cronaca. La nostra opinione è che si debba abolire questo sistema di reclutamento. La situazione che si è creata anche a causa dell’insipienza del mondo politico in materia scolastica e al ruolo passivo dimostrato dai sindacati della scuola in questa vicenda grida ormai vendetta. Le organizzazioni non sono riusciti a prevenire l’ennesimo conflitto tra precari, né a fornire un indirizzo efficace per una soluzione della questione, che è montata giorno dopo giorno come una valanga. Quest’ultima, una volta raggiunta la valle, contribuirà a gettare le basi per un azzeramento di un folle sistema di reclutamento utile ormai solo a chi ama i ricorsi. Il sistema, così com’è, non ha più motivo di essere. Solo chi ci sguazza lo può difendere. E chi oggi ci guadagna, o ci guadagnerà nei prossimi giorni, tra pochi mesi o qualche anno ci rimetterà per motivi uguali e contrari.
(www.vincenzobrancatisano.it)
Ecco il testo dell’emendamento Pittoni
1. A decorrere dall’anno scolastico 2011/2012 l’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento di cui all’art. 1, comma 605, della legge 296/2006 è effettuato mediante l’attribuzione dei punteggi spettanti per i titoli previsti dalla tabella allegata al decreto legge 97/2004, convertito dalla legge 143/2004, e di ulteriori 40 punti per la permanenza nella provincia di appartenenza.
2. Il punteggio aggiuntivo di cui al primo comma è attribuito anche a coloro i quali in occasione dell’aggiornamento per il biennio 2009/2011 hanno chiesto di essere collocati in graduatorie di altre province in aggiunta a quella di appartenenza nel caso di permanenza in quest’ultima.
3. Il punteggio aggiuntivo di cui al primo comma è attribuito a condizione che in occasione dell’aggiornamento per l’anno scolastico 2011/2012 non venga richiesto il trasferimento in graduatoria di altra provincia.
4. Il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca è autorizzato ad adottare i necessari provvedimenti per consentire l’attribuzione del punteggio di cui ai commi precedenti già a decorrere dall’anno scolastico 2011/2012, dando altresì la possibilità di revoca del trasferimento in altra provincia, ove richiesto per il 2011/2012.
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da aetnanet.org