Il Prof. Marcello Pacifico, presidente nazionale dell’ANIEF, ritiene che il “decreto per lo sviluppo” violi gli articoli: 3, 10 e 11, 24, 111 e 117 della Costituzione e, per questo, chiede aiuto al Presidente Napoletano attraverso una lettera circostanziata che si conclude suggerendo di invitare i Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato a una attenta valutazione sulla legittimità del Decreto Legge per lo Sviluppo economico.
Si tratta di una iniziativa un po’ irrituale (si può tirare la giacca al Presidente della Repubblica per ricordargli le sue competenze?) e anche tardiva (se il testo del decreto era noto ai primi di maggio, perché intervenire sul Capo dello Stato il 10 maggio a giochi e assensi già conclusi?) che, comunque, scava un’ulteriore divaricazione tra l’Anief , da una parte, e i sindacati e il Miur dall’altra.
Dopo aver ricordato quali potrebbero essere i vulnus costituzionali del provvedimento, anche in riferimento alle limitazioni dell’applicazione delle direttive UE, la lettera dell’Anief si conclude con questo invito a Napoletano: “Le chiedo, nell’esercizio delle sue funzioni di controllo e di garante, di valutare la possibilità di rappresentare agli On. Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato la necessità di una attenta valutazione sulla legittimità del Decreto Legge per lo Sviluppo economico recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri, per il rischio di violazione degli artt. 3, 10 e 11, 24, 111, 117 della Costituzione da parte dei commi 19 e 20 dell’articolo 9.”
tuttoscuola.com | giovedì 12 maggio 2011 |