Ven, 06/05/2011 – 07:06
red – Partiamo dal comunicato del ministero: “un piano triennale per l’assunzione a tempo indeterminato di personale docente, educativo ed ATA, su tutti i posti disponibili e vacanti in ciascun anno. Questo piano sarà annualmente verificato, ai fini di eventuali rimodulazioni che si dovessero rendere necessarie. Nell’anno scolastico in corso i posti vacanti sono 67.000, di cui 30.000 insegnanti e 37.000 ATA. Per il prossimo anno scolastico 2011/2012 le immissioni in ruolo saranno determinate sulla base delle graduatorie dell’anno 2010/2011;” Il ministero ci dice quindi che ogni anno, per tre anni, si assumerà su tutti i posti disponibili e vacanti: la prima tranche sarà di 67.000. Per i prossimi anni bisognerà determinare il numero dei posti vacanti.
Poi prosegue: “nell’anno scolastico in corso”, quindi 2010/11, i posti vacanti (su cui si sarebbero già potute fare fare immissioni in ruolo) sono 67.000 (30.000 docenti e 37.000 ata). Questo ci fa pensare ci sarà una tranche di immissioni in ruolo, di 67.000 posti, sarà determinata sulle graduatorie del 2010/11.
La conferma viene dalla Cisl, che afferma: “Le assunzioni in ruolo saranno 65.000 e si faranno tutte subito. Nessuna “spalmatura” su un triennio, tanto che lo stesso comunicato stampa del ministro afferma che è stato varato “un piano triennale per l’assunzione a tempo indeterminato di personale docente, educativo ed ATA, su tutti i posti disponibili e vacanti in ciascun anno”.
La Uil: “Ci sono tutte le condizioni – ha aggiunto Di Menna – perché tutti i posti vacanti e disponibili nell’anno scolastico 2010/11 e 2011/12 siano coperti ora con nomine in ruolo”
L’Anief: Grazie all’azione decisa dell’Anief: 30.000 dalle vecchie graduatorie di pettine e di coda. Ma ne mancano ancora 41.000. Graduatorie e salva-precari triennali per i precari. Blocco quinquennale della mobilità per i neo-assunti.
Di diverso avviso gli esponenti politici.
L‘on. Bastico: “Nei giorni scorsi, da fonti ministeriali e sindacali riprese da autorevoli media, e’ stato sbandierato, anche se con molta ambiguità, il numero di 65 mila immissioni in ruolo in un anno. Ora Tremonti e la maggioranza hanno cambiato idea e le diluiscono in 3 anni. Significa che il governo mantiene l’andamento di 10 mila immissioni all’anno: cioè un terzo dei pensionamenti annuali”.
Italia dei Valori “Il decreto Sviluppo, a cui il Consiglio dei Ministri ha dato via libera in data odierna, prevede un piano per l’assunzione a tempo indeterminato di docenti e personale tecnico amministrativo (ATA) per complessive 65.000 unità nell’arco di ben tre anni. E’ quindi evidente che il Ministro ha deciso di continuare ad eludere i problemi che incombono ormai da anni sul suo Ministero, pensando di confondere le acque tramite un uso ambiguo delle cifre. Il ministero prosegue poi con una parte di comunicato che ieri in tarda serata ha così rettificato: “In relazione al comunicato stampa diramato oggi sul piano triennale di immissioni in ruolo si rettifica un refuso in merito alle graduatorie sulla base delle quali saranno determinate le immissioni in ruolo per il prossimo anno scolastico: per il prossimo anno scolastico 2011/2012 le immissioni in ruolo non saranno determinate sulla base delle graduatorie dell’anno 2010/2011 ma sulla base delle graduatorie vigenti.”
Ma torniamo alle graduatorie da utilizzare per le immissioni in ruolo.
Nel pomeriggio di ieri il ministero ha inviato una rettifica del primo comunicato, affermando: “In relazione al comunicato stampa diramato oggi sul piano triennale di immissioni in ruolo si rettifica un refuso in merito alle graduatorie sulla base delle quali saranno determinate le immissioni in ruolo per il prossimo anno scolastico: per il prossimo anno scolastico 2011/2012 le immissioni in ruolo non saranno determinate sulla base delle graduatorie dell’anno 2010/2011 ma sulla base delle graduatorie vigenti.”
Per l’a.s. 2011/12 quindi non vanno più utilizzate le graduatorie 2010/11, ma quelle vigenti. Ed è su queste parole che si è scatenato il caos. Cosa significa vigenti? Vigenti al 1° settembre, e dunque le graduatorie che si aggiorneranno tramite il decreto ministeriale atteso per la giornata di oggi? O vigenti al momento in cui si è dato il via libera al decreto legge (e dunque, forse, le graduatorie del 2010/11, riformulate con l’inserimento a pettine dei ricorrenti?).
Da quanto esposto, crediamo che solo la lettura integrale del Decreto Legge varato possa dirimere ogni dubbio, a meno che il ministero non desideri nuovamente intervenire facendo chiarezza su questi punti (tutti) ancora controversi.
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Miur: rettifica comunicato su immissioni in ruolo
da orizzontescuola.it