Nei giorni scorsi il sen. Mario Pittoni (Lega) aveva chiesto all’on. Ghizzoni del PD un appoggio in Parlamento per bloccare le graduatorie dei precari, dichiarando “se davvero la Ghizzoni ha a cuore la sorte degli insegnanti precari con il posto a rischio chieda al suo partito di appoggiare, o quanto meno non ostacolare, l’eventuale decreto legge per mantenere le graduatorie chiuse (in vista della riforma del reclutamento su cui si sta lavorando)”.
La risposta era stata perentoriamente negativa e la Ghizzoni, capogruppo del PD in Commissione istruzione della Camera, aveva rispedito la richiesta al mittente, incolpando la Lega di essere corresponsabile delle scelte del Governo che hanno determinato l’attuale situazione critica dei precari.
Ma il sen. Pittoni, convinto della validità della sua proposta, non demorde e rinnova l’invito al PD.
«Alla luce del riconoscimento, implicito nella risposta fornita dall’on. Ghizzoni, del problema dei superpunteggi poco chiari, che nel malaugurato caso di riapertura delle graduatorie dei docenti precari scatenerebbero l’assalto a tutti gli spazi di insegnamento del Centro-Nord scalzando i docenti attuali, riformulo la domanda: Il Pd è disponibile a offrire il suo contributo al varo di un provvedimento legislativo che, in attesa della riforma del reclutamento dei docenti, escluda dall’aggiornamento periodico i trasferimenti da una provincia ad un’altra?».
Come si vede, è tenacemente convinto della sua richiesta il senatore Mario Pittoni, capogruppo della Lega Nord in commissione Istruzione del Senato, che rilancia la proposta formulata all’on. Manuela Ghizzoni.
«La parlamentare – spiega Pittoni – ci ricorda che sui punteggi dubbi (gli iscritti in alcune province hanno un numero di punti anche doppio rispetto ad altre) il Pd ha pure “presentato interrogazioni per approfondire il problema”.
Pittoni continua affermando che “Riconosciuto dunque anche dal Pd (senza ovviamente voler fare di tutta l’erba un fascio) che il problema esiste, gli chiediamo di non tradire le indicazioni date nella passata legislatura: compatibilmente con la situazione economica, si deve puntare al più alto numero possibile di stabilizzazioni (sulla base delle scelte fatte fare agli insegnanti nel 2007, e cioè sulle liste attuali); occorre inoltre evitare il caos del “tutti contro tutti”, che genererebbe la riapertura delle graduatorie, a suo tempo dichiarate ad esaurimento (e quindi chiuse), in attesa del nuovo reclutamento che darà lo stop definitivo ai punti facili».
tuttoscuola.com | lunedì 2 maggio 2011 |