Sos istruzione. A lanciarlo e’ il senatore Fli, Giuseppe Valditara che in una nota sul Def sollecita ”un’azione di contrasto molto duro verso tagli scriteriati, fatti senza alcuna visione strategica, che mettono a rischio la competitivita’ del sistema Italia e il futuro dei nostri figli”. ”Il Documento di Economia e Finanza 2011 prevede 4 miliardi e 561 milioni di euro di tagli alla scuola italiana dal 2012 al 2014, per ogni anno, per un totale di 13 miliardi e 683 milioni – computa Valditara -. La cifra si va ad aggiungere agli 8 miliardi e 13 milioni tagliati dal 2009 al 2011. Indubbiamente gia’ nel 2008, e nonostante i tagli gia’ fatti dal governo Prodi, vi erano ancora sacche di spreco e di inefficienza nel sistema scolastico italiano, ma un conto e’ cercare di risanare un sistema oggetto nei decenni di una gestione demagogica del personale, un altro e’ distruggere il sistema scolastico italiano”.
La percentuale di Pil dedicato all’istruzione infatti – denuncia l’esponente Fli – scendera’ dal 4,2% attuale al 3,7% del 2015, in controtendenza con quanto avviene in tutti i principali Paesi occidentali. Tagliare circa 22 miliardi in 6 anni significa tagliare di quasi la meta’ le risorse destinate nel 2009 alla scuola italiana. ”Con i tagli previsti, nei cui confronti sorprende l’indifferenza del ministro Gelmini, non solo si riduranno in termini reali i gia’ modesti stipendi dei docenti, e sara’ impossibile qualsiasi piano di graduale assorbimento del precariato – conclude Valditara – ma sara’ messo a rischio il funzionamento stesso del sistema scuola”. (ASCA)