Mar, 26/04/2011 – 08:20
red – Scambio di battute a distanza tra Lega e PD. Dopo il comunicato stampa dell’On Ghizzoni (pd), nel quale si delinea una spaccatura nella maggioranza sulla questione dei precari, risponde “provocatoriamente” l’On Pittoni.
Nel comunicato stampa del capogruppo del Pd nella commissione Cultura si metteva in evidenza una spaccatura nella maggioranza e ci si chiedeva dove fossero “Tremonti, Gelmini e Pittoni quando, nel 2008,” quando “il governo Berlusconi ha cancellato ben 87 mila posti di docenti dagli organici della scuola“, dopo che il senatore leghista Mario Pittoni ha criticato la decisione del ministero dell’Istruzione sulle graduatorie che dà il via libera al cambio di provincia. Ed indica nelle stabilizzazioni l’unico mezzo per risolvere il contenzioso.
A tali affermazioni ha risposto l’On. Pittoni con dichiarazioni apparse sul sito di tuttoscuola.com. “Al di là delle stabilizzazioni, che puntiamo ovviamente a ottenere in numero adeguato, – ha affermato l’On leghista – se davvero la Ghizzoni ha a cuore la sorte degli insegnanti precari con il posto a rischio chieda al suo partito di appoggiare, o quanto meno non ostacolare, l’eventuale decreto legge per mantenere le graduatorie chiuse (in vista della riforma del reclutamento su cui si sta lavorando)“.
Quanto riportato, quindi, ci svela un retroscena non secondario. Dietro le quinte, al di là di quanto riportato in questi giorni sugli inserimenti a pettine, si lavora ad un decreto che punti al blocco dei trasferimenti. E (provocatoriamente?) la Lega cerca i numeri in parlamento rivolgendosi al PD.
Conclude il Senatore Pittoni affermando che un provvedimento di urgenza sarebbe “l’unico segnale concreto che la Ghizzoni può offrire alle decine di migliaia di insegnanti che rischiano di essere appiedati dai superpunteggi maturati in alcune zone; questione, peraltro, tutta da approfondire. Altrimenti è solo propaganda di partito“.
Intanto il MIUR si sta muovendo anche su un altro fronte (questa volta la fonte è Italia Oggi). Infatti il ministero, nei prossimi giorni, potrebbe chiedere la revoca dell’incarico del commissario ad acta, che sta predisponendo a tappe forzate gli inserimenti a pettine dei vincitori dei ricorsi, perchè, secondo una interpretazione del MIUR e dei sindacati, il contenzioso sarebbe di competenza del giudice del lavoro e non dei tribunali amministativi.
da orizzontescuola