Non solo il Pd e i sindacati (tranne l’Anief) esprimono critiche o riserve per la decisione ministeriale di limitare ad una il numero delle province in cui gli iscritti nelle graduatorie per diventare docente di ruolo possono spostarsi con inserimento “a pettine”. Anche la Lega Nord, che in passato aveva avanzato proposte che preservassero le aspettative dei docenti del nord in graduatoria, critica il provvedimento.
In particolare, il senatore leghista Mario Pittoni teme che una “guerra Sud contro Sud, perché ci saranno molti docenti meridionali che si sposteranno al Centro-Nord per inserirsi a pettine con i loro punteggi scavalcando altri meridionali che nel 2007 già avevano fatto la scelta definitiva di spostarsi in un’altra città per tentare l’assunzione. Docenti di cui ora vengono lesi i diritti. E poi ci sarà una parte del territorio, quella rappresentata dai docenti del Centro-Nord che, a questo punto, saranno spazzati via dalle assunzioni e dalle supplenze. Ora partirà il Grande Fratello delle graduatorie tutti spieranno i punteggi di tutti per correre allo spostamento nella provincia più conveniente“.
A Pittoni, risponde la capogruppo del Pd nella commissione Cultura, Manuela Ghizzoni, chiedendo “dove erano Tremonti, Gelmini e Pittoni quando, nel 2008, il governo Berlusconi ha cancellato ben 87 mila posti di docenti dagli organici della scuola“.
Per la parlamentare democratica infatti le guerre tra iscritti in graduatoria sono l’effetto del mancato assorbimento, da parte del ministero, dei precari. Inoltre, secondo Ghizzoni, “le annunciate 30mila stabilizzazioni per il prossimo anno”, quando “servirebbero almeno 60.000 docenti”, “hanno solo l’acre sapore pre-elettorale“.
tuttoscuola.com | venerdì 22 aprile 2011 |