C’è chi li accusa d iessere uno strumento per “schedare” le famiglie e i docenti. Chi ne critica il contenuto pedagogico. E in molti pensano a sabotare le prove, previste per i primi giorni di maggio. La tensione è alle stelle nelle scuole che tra pochi giorni saranno alle prese con le prove Invalsi, i test nazionali di misurazione dell’apprendimento di 3 milioni di alunni italiani, e di riflesso dello stato del sistema scolastico nazionale. In alcuni istituti si lavora duro e le simulazioni si ripetono ossessivamente. In altri si pensa di sottrarsi alla prova, considerata inutile e persino pericolosa.