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Sentenze risarcitorie, il piano del MIUR che non è un piano. 60mila immissioni sì, ma in 4 anni

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da orizzontescuola –  Eravamo già a festeggiare con le migliaia di precari storici che da anni vedono scadere il proprio contratto il 31 agosto per poi essere riassunti, con nuovo contratto, il 1 settembre, che abbiamo dovuto mettere in frigo nuovamente le bottiglie di spumantino. Prima ascoltando l’On. Aprea su Radio Anch’io e Class Action, poi leggendo un articolo del “Corriere della Sera” che parla di 65.000 assunzioni in 4-5 anni come intervento “straordinario” per risolvere il problema delle sentenze risarcitorie.

Intanto l’On. Aprea, che ieri, credo, abbia dato davvero una buona notizia ai collaboratori scolastici durante la trasmissione “Radio Anch’io” del Sole 24 ore, affermando che la situazione dei 40.000 ATA, che potenzialmente sono interessati al contenzioso, non lascia dubbi “in questo caso la giurisprudenza è stata netta, in ottemperanza alla direttiva europea per la stabilizzazione dei precari che impegna gli stati nazionali europei a stabilizzare nell’impiego pubblico e privato lavoratori che abbiano lavorato per più di tre anni. Sul personale ata non ci sono stati dubbi perchè i posti sono effettivamente vacanti, disponibili.” Bene.

Di diverso avviso, l’Aprea, è invece per quanto riguarda la situazione dei docenti, infatti, citiamo testualmente: “in riferimento al grande numero del precariato docente la giurisprudenza è molto più oscillante, dà ragione al Ministero e dà ragione ai ricorrenti, proprio perchè non c’è la stessa chiarezza rispetto alla disponibilità dei posti. Questo è fin qui la situazione delle sentenze”

Se ciò si può dir vero per quanto riguarda l’immissione in ruolo, non ci pare possa esserlo per quanto riguarda la richiesta di risarcimento. Non ci risulta ci siano sentenze contrarie al risarcimento, ma solo all’assunzione in ruolo. Nel frattempo ricevevamo il comunicato della Gilda Cuneo che titolava “Il Miur condannato a risarcire 73.500 € a 6 docenti precari di Alba e Bra”.

Qui sta il nodo e la salute delle coronarie di Tremonti. Infatti, sottovalutare la questione può costar caro, circa 3miliardi di euro, se è vero che i docenti interessati al risarcimento sono circa 65mila.

Da qui il piano straordinario che, secondo quanto riferito dal Corriere della Sera consisterebbe nell’assunzione di 65mila tra docenti ed ATA entro il 2015. Un piano che non è un piano, scusate il gioco di parole, dal momento che, secondo i calcoli fatti dal sito Tuttoscuola.com, “negli ultimi tre anni vi è stata questa successione di nomine in ruolo: 25mila docenti e 7mila Ata nel 2008/09 per un totale di 32 mila assunzioni; 8mila docenti e 8mila Ata nel 2009-10 per un totale di 16 mila assunzioni; 10mila docenti e 6.500 Ata nel 2010-11 per un totale di 16.500 assunzioni. La media annua dell’ultimo biennio è stata di 16.250 nomine, pari, cioè, alla previsione media di cui si parla per i prossimi anni.”

Calcoli alla mano non vediamo nulla di straordinario in questo piano, dal momento che, già quest’anno, si ipotizzava, sono disponibili 30.000 posti vacanti.

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