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Inserimenti a pettine: ancora in alto mare la sentenza della Consulta

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Ormai è passato più di un mese e mezzo dalla sentenza n. 41/2011 della Corte cosituzionale che ha riconosciuto il diritto di molti precari di essere collocati nelle graduatorie provinciali secondo il punteggio posseduto (inserimento a pettine), anziché in coda, ma non si vede ancora come essa possa trovare effettiva attuazione.

Teoricamente il Tar Lazio, che aveva portato al questione davanti alla Corte, avrebbe dovuto impegnare l’Amministrazione a darvi attuazione, ma nel frattempo un pronuncia della Cassazione ha disconosciuto tale competenza ai Tribunali Amministrativi legittimando, invece, i giudici del lavoro a provvedere in materia di graduatorie.

In tal senso, il direttore generale del personale del Miur, dott. Luciano Chiappetta, con una nota riservata (prot. 2287) una settimana fa ha informato gli Uffici scolastic regionali che, a suo parere, il Tar Lazio dichiarerà a breve la propria incompetenza ad agire in materia di graduatorie. Occorrerà, quindi attendere le decisioni del giudice ordinario e non “procedere ai richiesti inserimenti in graduatoria“.

Questa previsione sembra allontanare i tempi di applicazione della sentenza. Una prospettiva che non trova assolutamente d’accordo l’Anief, il sindacato dei precari che ha promosso il contenzioso sulle graduatorie e che ha annunciato l’invio di diffide verso l’Amministrazione scolastica con l’intenzione di procedere, trascorsi inutilmente sette giorni, a denunciare i dirigenti per comportamento omissivo davanti alle competenti Procure della Repubblica della Corte dei Conti.

Per fare il punto della spinosa questione oggi è previsto un incontro sindacale presso il Miur. 


tuttoscuola.com martedì 29 marzo 2011
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