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Pittoni: Graduatorie, ancora possibile evitare lo sblocco dei trasferimenti

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red – Alla vigilia dell’annunziata riapertura delle graduatorie ad esaurimento (vedi comunicato Gilda Cuneo e Cisl Scuola Lombardia) il sen. Pittoni in una intervista rilasciata al Piccolo di Trieste rassicura i docenti che temono l’opzione “libero trasferimento di provincia” nelle prossime graduatorie ad esaurimento. Con la riapertura delle graduatorie infatti, nel solo Friuli Venezia Giulia sarebbero a rischio 2000 insegnanti, vera emergenza, a fronte della quale i 360 tagli, compensati dai pensionamenti e dalla riduzione delle compresenze, passerebbero inosservati, se non necessari.

Le parole del senatore: “il problema degli insegnanti della nostra regione, spesso originari del Sud ma ormai da anni inseriti nel nostro tessuto sociale è che, senza uno specifico intervento legislativo, adesso rischiano di perdere il posto a vantaggio di chi arriva da fuori con punteggi elevatissimi con tanti saluti per la continuità didattica”

“guardare i problemi nelle loro reali dimensioni, altrimenti è solo propaganda di partito. Chi utilizza questi problemi per ‘sparare’ sull’avversario politico, invece che affrontare concretamente la questione, non fa un buon servizio prima di tutto a se stesso. Ho visto insegnanti strappare la tessera del Pd, dal quale si sentono traditi”

“E’ ancora possibile evitare lo sblocco dei trasferimenti. È però fondamentale lanciare un messaggio univoco. Non può succedere che mentre i capigruppo della commissione Istruzione del Senato propongono interventi legislativi per affrontare correttamente il problema, in aula i colleghi delle stesse forze politiche (Pd e Fli) sparano allo zero accusando le proposte di incostituzionalità, con conseguente intervento dello staff del Capo dello Stato, che ha fatto togliere il provvedimento dal Milleproroghe. A chi nelle altre forze politiche condivide l’opinione che i nostri insegnanti precari debbano poter mantenere il posto di lavoro, chiediamo di aiutarci in questa battaglia”.

Dunque è vero, il piano segreto esiste, e come lo stesso senatore ha confermato telefonicamente ad una nostra lettrice “sta lavorando per noi precari per risolvere il problema in modo tale che non possa essere attaccato in alcun modo”

Non è dato sapere invece quale sarà la soluzione per i docenti che al Sud perderanno il posto a causa dei tagli, non compensati dai pensionamenti.

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