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17 marzo: i lavoratori della scuola lo pagheranno in busta paga?

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red – Pasticciaccio intorno alla festività del 17 marzo, appena trascorsa. Deliberata con il decreto-legge n. 5 del 22 febbraio 2011, lo stesso ministro Brunetta avverte che gli effetti economici e gli istituti giuridici e contrattuali connessi alla festivita’ del 4 novembre sarebbero imputati, per l’anno 2011, alla data del 17 marzo. Richiesta di chiarimenti da parte dei sindacati.

La CISL Scuola:

  • ritiene assolutamente ingiustificata qualsiasi decisione di attribuzione forzosa di ferie per la giornata del 17 marzo, di per sé festiva per tutti;
  • ritiene, altresì, parimenti infondata e illegittima la pretesa di ridurre da 4 a 3 le giornate di permesso di cui all’art. 14 del CCNL, ancorchè avvalorata dalle indicazioni comparse, in modo irrituale, sul sito della Funzione Pubblica;
  • si sta attivando per ottenere, sulla questione, gli indispensabili e opportuni chiarimenti.

La FLC CGIL suggerisce alle strutture provinciali e regionali di diffidare formalmente le amministrazioni che intendessero dare seguito alla riduzione di una giornata di “riposo aggiuntivo”, secondo le indicazioni del ministro della Funzione Pubblica, in quanto atto palesemente illegittimo.

Il SISA avverte i docenti di ricordarsi di inserire una giornata di ferie in meno compilazione della domanda, perchè altrimenti lo stato potrebbe in seguito rivalersi trattenendo il salario di una giornata.

17 marzo vacanza ma una festività soppressa in meno nella busta paga. Brunetta: sacrificio trascurabile

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