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Graduatorie esaurite: piove sul bagnato

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Più volte abbiamo segnalato che diversi contesti territoriali registrano forti criticità di personale docente per gli insegnamenti delle aree tecnico-scientifiche. Le maggiori scoperture per la scuola secondaria superiore investono la Toscana, il Friuli ed il Veneto. Sono in “estinzione” i professori di ingegneria, di tecnologie nautiche e delle costruzioni aeronautiche, di chimica e chimica industriale, di fisica e di fisica applicata, etc.

I sintomi della crisi incominciano a manifestarsi in Toscana anche per la scuola primaria, dove c’è carenza di docenti disponibili ad accettare supplenze brevi. Spesso le graduatorie sono corpose, molti docenti però sono impegnati in supplenze lunghe o nomine annuali, altri già lavorano, altri ancora non rispondono. Va già bene quando le scuole possono rimediare attingendo alle graduatorie delle scuole vicine, anche se magari di altra provincia, un po’ meno bene se si fa ricorso alle sostituzioni da parte dei docenti di ruolo oppure se si spostano i docenti nominati da un plesso all’altro per coprire le emergenze e intanto si dividono le classi.

Capita sempre più spesso che i dirigenti scolastici e i loro vicari facciano lezione o addirittura che in classe ci stia il personale ATA per alcune ore e non per brevi periodi come da contratto. Sembra che in alcune realtà si stia utilizzando personale docente non iscritto nelle graduatorie. Si garantisce così la sorveglianza degli alunni, ma non certo la qualità dell’istruzione.

Il problema è più acuto nelle direzioni didattiche e nei paesi più distanti dai capoluoghi, dove le graduatorie sono meno nutrite e i supplenti scarseggiano. Il D.M. 28.5.2009, n. 56 prevede infatti che gli aspiranti supplenti possono presentare domanda in un massimo di 20 scuole, ma con la limitazione a 10 istituzioni scolastiche per la scuola dell’infanzia e primaria. Questo ha favorito la concentrazione del servizio e una certa continuità didattica nelle classi, ma ha reso però difficile la vita alle segreterie che adesso, al secondo anno di vigenza delle graduatorie, si trovano spesso in difficoltà nel trovare chi nominare.

Anche l’opzione per i docenti di rendersi disponibili per supplenze inferiori a dieci giorni e l’inserimento dei contratti sul sistema informativo del Ministero non hanno dato i risultati auspicati. Urge definire nuove modalità di reperimento dei supplenti (organico funzionale di circolo, chiamata diretta, messa a disposizione?). La scelta è della politica…


tuttoscuola.com lunedì 14 marzo 2011
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