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Il Milleproroghe è legge. Il testo definitivo in Gazzetta ufficiale

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Per i settori della conoscenza solo tagli senza sviluppo. Surreale il tentativo del Miur di organizzare un sistema nazionale di valutazione tramite l’Invalsi e l’istituzione di un corpo di ispettori. Prorogata al 31 dicembre 2011 l’impugnativa dei licenziamenti

E’ stata pubblicata sulla G.U. n. 47 del 26 febbraio la legge di conversione n. 10/2011 relativa al decreto mille proroghe.

Per i settori della conoscenza si confermano di massima le misure che avevamo già commentato al  momento dell’approvazione del D.L. 225/2010 e del maxiemendamento approvato il 16 febbraio scorso. Fa  eccezione la proroga delle graduatorie provinciali del personale docente che invece non è stata recepita del testo definitivo.

Ecco in sintesi le misure che riguardano i nostri settori

Accademia di belle arti dell’Aquila. Prorogati di due anni (fino a novembre 2012) gli organi di governo dell’istituzione.

Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica (Ansas). Il commissario straordinario attualmente in carica conserva le sue funzioni fino al 31 agosto 2012.

Concorsi pubblici. Le graduatorie dei concorsi pubblici approvate dopo il 30 settembre 2003 sono prorogate al 31 marzo (termine che può essere spostato al 31 dicembre con successivo Decreto del Presidente del Consiglio).

In particolare la proroga  per università e ricerca riguarda:

  • le stabilizzazioni del personale che ha maturato i requisiti in base alla finanziaria 2007 e 2008 che la legge 102/09 aveva fissato al 31 dicembre 2010.
  • Questo intervento riguarda tutta la Pubblica Amministrazione dove sono migliaia i precari che dovrebbero essere licenziati a causa dei tagli previsti dalle ultime due finanziarie.
  • Per gli enti di ricerca (articolo 66 comma 14 legge 133/08) viene prorogata la possibilità di procedere alle assunzioni e alle stabilizzazioni sul turn over 2009 e si conferma la modalità di reclutamento prevista dalla finanziaria 2006 come modificata dalla legge 102/09 (80% delle entrate correnti complessive ma nei limiti della spesa risultante dal 20% del turn over dell’anno precedente).
  • Per gli atenei viene prorogata la possibilità di assumere nel limite del cinquanta per cento della spesa risultante dal turn over potendo destinare il 60% di questa somma ai ricercatori a tempo determinato e indeterminato, e per una quota non superiore al 10 per cento all’assunzione di professori ordinari. Nei limiti previsti si dovranno effettuare anche le stabilizzazioni.

Il termine del 31 marzo dei punti di cui sopra può esserespostato al 31 dicembre con successivo Decreto del Presidente del Consiglio

Invalsi.  Il Miur, tramite un regolamento da emanare entro 60 giorni dalla entrata in vigore dalla legge, individua il sistema nazionale di valutazione e definisce l’articolazione dell’istituto, con compiti di sostegno ai processi di miglioramento e innovazione educativa, di formazione in servizio del personale della scuola. La finalità di questa riorganizzazione è quella di istituire, insieme al corpo ispettivo di cui sopra, un sistema di valutazione per  scuole e dirigenti.

INGV. Il contributo ordinario per il finanziamento dell’ente viene incrementatodi 1.500.000 euro.

Impugnativa contratti a termine. I precari avranno tempo entro il 31 dicembre 2011 per impugnare il licenziamento o  i termini apposti sui contratti scaduti prima del 24 novembre, data di entrata in vigore del collegato al lavoro. Si tratta di una riapertura dei termini, tenuto conto che il collegato al lavoro aveva fissato tale scadenza al 23 gennaio 2011.

Funzione ispettiva. Il Miur, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della  legge, con uno specifico regolamento riorganizzerà la funzione degli ispettori. Tale regolamento è finalizzato ad istituire un sistema nazionale di valutazione del sistema scolastico. Mal a pianta organica ispettori rimane invariata.

Organi Collegiali. Prorogati al 31 marzo il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione (Cnpi), il Consiglio Nazionale per l’Alta formazione (Cnam), il Collegio dei revisori dei conti dell’Enea. Il suddetto termine può essere spostato al 31 dicembre con successivo Decreto del Presidente del Consiglio.

Personale docente e Ata scuole italiane all’estero. Prorogata la permanenza del personale in servizio nella stessa sede, fino al raggiungimento massimo di nove anni.

Professori e ricercatori di ruolo. Corretto il comma 5 dell’articolo 6 della legge Gelmini sull’università. Sul titolo di professore aggregato e sulle modalità di attribuzione di tale titolo ai ricercatori a tempo indeterminato.

Le valutazioni della FLC

Molto positiva la proroga al 31 dicembre 2011 per impugnare il licenziamento o la legittimità del termine apposto sul contratto avvenuti prima  dell’entrata in vigore della legge sul collegato al lavoro (art. 32). Questa modifica è stata ottenuta grazie alla mobilitazione promossa della Cgil e contro il collegato al lavoro, una legge vergognosa e retrograda. Presso le sedi FLC Cgil sono stati supportati circa 40.000 lavoratori che hanno impugnato l’illegittimità del termine apposto sui contratti di lavoro. Un dato che ha fatto emergere in tutta la sua drammaticità l’abuso che l’amministrazione pubblica ha fatto reiterando contratti a termine su posti che invece sono liberi e pertanto potrebbero essere coperte con assunzioni stabili.

Totalmente negativi i giudizi sul trattenimento in servizio del personale all’estero sull’operazione Invalsi e Indire (ex Ansas)  e sulla riorganizzazione del corpo ispettivo.

Nel primo caso si tratta dell’ennesima aggressione fatta a danno del contratto nazionale di lavoro. Nel caso dell’Indire e degli Ispettori siamo dinanzi ad un tentativo surreale del Ministro Gelmini di dimostrare che le sue scelte nel campo della valutazione hanno le condizioni della fattibilità. Ci chiediamo come si può considerare seria un’ operazione che vuole affidare agli ispettori  (che non ci sono) un lavoro di verifica del lavoro delle scuole senza tra l’altro prevedere una pianta organica adeguata?  A questo proposito vogliamo ricordare che la FLC ha fatto proposte sulla valutazione del sistema chiedendo al Ministro Gelmini di discuterle con il sindacato, senza però ottenere risposta.

Inoltre rispetto ai due enti di ricerca coinvolti si registra una mancanza di prospettive concrete, dato il fatto che dal testo si evince che la sorte di Indire (ex Ansas) e Invalsi è legato ad un regolamento che dovrà essere emanato dal MIUR: una vera e propria delega in bianco senza risorse aggiuntive. e senza indicare i principi ed i criteri da rispettare nell’attuazione della delega.

L’incremento dei finanziamenti all’INGV dovrà essere finalizzato alla stabilizzazione dei precari e quindi dovrà essere accompagnato dall’adeguamento della dotazione organica che fino ad oggi ha rappresentato il vero limite alle assunzioni.

E’ molto grave, inoltre, che il Governo non abbia accettato di prorogare la legge 143/04 art. 5 che prevede i cosiddetti “sconti” nel calcolo del rapporto stipendi/FFO nelle università che hanno la facoltà di medicina. Così il FFO supererà il 90%, questo  impedirà alle Università il reclutamento straordinario di professori associati ma, dopo tanta retorica sulla meritocrazia e il rinnovamento generazionale, anche delle nuove figure di Ricercatori a Tempo Determinato

Dunque ancora una volta vengono approvati provvedimenti confusi e introdotti ulteriori tagli. Tutto questo non fa bene al sistema pubblico di istruzione, università compresa e alla ricerca. Ma ormai è chiaro che questi settori vengono continuamente presi di mira dal governo perché sono luoghi di resistenza al berlusconismo.

Anche alla luce dell’iniquità di queste ultime misure si rafforzano le ragioni dello sciopero proclamato dalla FLC e dalla FP Cgil per il  25 marzo, a difesa del lavoro pubblico.

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