Il Presidente del Consiglio non ha nessuna credibilità morale e etica per parlare di educazione e famiglie. Non si può passare dal Bunga Bunga agli attacchi alla scuola pubblica e alla libertà d’insegnamento. Questo Governo vuole trasformare le scuole italiane in luoghi in cui si nega il pensiero critico e libero. È un ulteriore attacco alla democrazia perché la scuola pubblica deve rispondere ai principi e ai valori della nostra Costituzione e non agli interessi di Berlusconi.
Le famiglie chiedono una educazione all’altezza dei cambiamenti che stanno attraversando le società ma le politiche regressive e i tagli della Ministra Gelmini, ispirate dal furore ideologico contro l’apprendimento di massa, stanno distruggendo la qualità del nostro sistema educativo e formativo.
Vogliono così aprire la strada alla privatizzazione per garantire la possibilità di studiare solo ai figli dei ricchi. È una idea di società inaccettabile che ci riporta indietro proprio mentre in tutto il mondo s’investe in formazione e ricerca.
Berlusconi e la Gelmini abbiano rispetto della dignità degli insegnanti che quotidianamente fanno il proprio dovere con passione. Finora il personale della scuola da questo Governo ha ricevuto solo tagli, licenziamenti di massa di precari, il blocco dei salari e dei contratti e continue mortificazioni della propria professionalità. La verità è che la Ministra Gelmini non ama la scuola pubblica e gli insegnanti ma difende solo gli interessi delle caste.
Anche per queste ragioni occorre una risposta forte e penso che lo sciopero generale che la CGIL ha indetto deve unire tutti coloro che vogliono difendere il diritto delle persone alla libertà, al sapere e al lavoro. (da Flc-Cgil)