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Milleproroghe, dopo lo stop di Napolitano. Tempi stretti

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i il Presidente della Repubblica italiana ha, si legge in una nota diffusa dall’ufficio stampa del Quirinale, “inviato una lettera ai Presidenti delle Camere e al Presidente del Consiglio, nella quale ha richiamato l’attenzione sull’ampiezza e sulla eterogeneità delle modifiche fin qui apportate nel corso del procedimento di conversione al testo originario del decreto-legge cosiddetto “Milleproroghe”.

Cosa accadrà adesso? Secondo quanto riportato da varie fonti giornalistiche, anche televisive, il Governo presenterà al più presto un maxiemendamento che riproporrà il testo originario del decreto Milleproroghe.

Se dovessimo prendere alla lettera le parole riportate dagli organi di stampa, le modifiche contenute nel maxiemendamento che ha ottenuto la fiducia al Senato non troverebbero più spazio nel nuovo testo, poichè non presenti nel testo ufficiale pubblicato sulla gazzetta ufficiale. Quindi salterebbe il blocco delle graduatorie ad esaurimento, le norme sulla valutazione e la proroga per le graduatorie estero.

Comunque vada l’approvazione dovrà avvenire entro giorno 27 che essendo domenica costringe Governo e Parlamento ad un’accelerazione dei lavori.

Il Presidente della Repubblica ha, comunque, invitato il governo a varare, nel caso i tempi non vengano rispettati, norme interpretative. “Mi riservo altresì, – si legge dalla nota del Quirinale – qualora non sia possibile procedere alla modifica del testo del disegno di legge approvato in Senato, di suggerire l’opportunità di adottare successivamente possibili norme interpretative e correttive, qualora io ritenga, in ultima istanza, di procedere alla promulgazione della legge”. /p>

da orizzontedocenti

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