Mentre la maggioranza, e la Lega in particolare, ritengono che sia stato quanto mai opportuno congelare per un altr’anno le graduatorie ad esaurimento per evitare nuovi effetti negativi derivanti dagli aggiornamenti che erano previsti a breve, arrivano segnali in dissonanza dall’opposizione e da alcuni sindacati.
Secondo la Flc-Cgil l’emendamento chiesto dalla Lega Nord al decreto legge Milleproroghe, approvato dalla commissione Bilancio del Senato, sul blocco delle graduatorie e la conseguente impossibilità di iscriversi nelle graduatorie d’istituto in una provincia diversa da quella della permanente, “è un atto razzista nei confronti del Mezzogiorno e intende violare la sentenza della Corte Costituzionale”.
Mentre la Cisl-scuola, per bocca del suo segretario generale Scrima, ha espresso un cauto consenso all’emendamento, il segretario generale Cgil-scuola, Pantaleo, ritiene che “non si può giustificare quell’emendamento con la necessità di nuove norme sul reclutamento”.
Secondo Pantaleo il vero intento della norma introdotta oggi dai rappresentanti della maggioranza è quella di “stravolgere il sistema nazionale di reclutamento, violando le leggi”. Per questa ragione la Flc-Cgil chiede quindi al Parlamento di non approvare quell’emendamento che romperebbe l’unità del Paese.
Pantaleo si è rivolto, inoltre, al ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, perché apra “un tavolo di confronto per conoscere le modalità con le quali s’intende procedere nell’applicazione della sentenza” della Consulta che ha bocciato gli accodamenti, annullando per migliaia di docenti la posizione di graduatoria con diritto a nuovi inserimenti secondo il punteggio posseduto.
tuttoscuola.com | lunedì 14 febbraio 2011 |