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Cisl: rinvio graduatorie prof precari non serve a nessuno. Pronuncia Consulta su inserimenti a ‘pettine’ trovi applicazione

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I sindacati della scuola continuano a contestare la decisione del rinvio del rinnovo graduatorie ad esaurimento, dove sono collocati circa 240mila insegnanti, fatta propria dalla maggioranza attraverso il decreto Milleproroghe dopo che venerdì la Consulta ha disposto incostituzionale la collocazione in ‘coda’ dei supplenti che chiedono il trasferimento: secondo Francesco Scrima, segretario generale della Cisl Scuola, “un rinvio dell’aggiornamento, che ci risulta sia stato chiesto anche con emendamenti dell’opposizione, non appare privo di motivazioni plausibili”.
Scrima ritiene che “la pronuncia della Consulta deve ovviamente trovare applicazione: il come non è facile da immaginare, a causa di un dispositivo che azzera totalmente, e non solo in parte, la norma di legge contestata, determinando un quadro giuridico molto complesso”.
Il sindacalista della Cisl ricorda, inoltre, che “è Fioroni l’inventore delle code nelle graduatorie dei precari” e “prima ancora, e ancor di più, era un convinto ‘codista’ Berlinguer” e che determinate regole “non nascono da pulsioni antimeridionaliste, come si favoleggia, ma da un tentativo serio, condivisibile e infatti largamente condiviso (salvo le amnesie interessate di qualcuno) di muoversi da una provincia all’altra e non vedersi continuamente ‘scavalcato’ nelle proprie posizioni e nelle proprie attese”. (TMNews)

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