Ci saranno anche i sindacati di base e i precari della scuola alla manifestazione di veberdì indetta dai metalmeccanici della Fiom: allo sciopero per l’intera giornata hanno aderito la Cub, i Cobas, l’Usi-Ait e l’Unicobas. Non si tratta dei sindacati più rappresentativi del personale, docenti e Ata, che opera nell’istruzione, però nella scuola anche una percentuale bassa di adesioni può creare disagi al normale svolgimento delle lezioni. Altre adesioni alla giornata di mobilitazione della Fiom, inoltre,sono giunte da organismi di settore non propriamente sindacali, come l’Associazione professione insegnante, e da movimenti che difendono i circa 300mila (tra docenti e ausiliari tecnici amministrativi) lavoratori scolastici non di ruolo.
Secondo Cosimo Scarinzi, leader del Cub, lo sciopero sta a indicare “la condivisione, nei fatti e non a parole, di quanto chiesto con grande forza dal movimento degli studenti sviluppatosi negli ultimi mesi ed è anche espressione della solidarietà ai lavoratori metalmeccanici colpiti dalla pretesa della Fiat, con il supporto di ampia parte della classe politica e dei sindacati a essa subalterni, di distruggere i diritti elementari dei lavoratori”, ha concluso il sindacalista. Per il Coordinamento precari scuola, che fino all’ultimo ha tentato di convincere la Flc-Cgil ad aderire allo sciopero, la mobilitazione è necessaria “anche i lavoratori del settore pubblico, a partire dalla scuola e dall’università, stanno subendo da anni un attacco analogo, che si concretizza nei tagli, nella precarizzazione crescente del personale, nel blocco degli scatti di anzianità, nell’immiserimento della qualità dei saperi trasmessi e nel più generale attacco all’essere pubblico dell’istruzione; il tutto inserito in una logica complessiva di privatizzazione della scuola che è in atto da molti anni”, hanno fatto sapere i precari della sede romana del Cps. Alg-Cro-Cla-San (TMNews)
