C’è attesa per la sentenza della Corte Costituzionale sulle iscrizioni nelle graduatorie provinciali ad esaurimento dei docenti precari.
Ieri mattina la Consulta ha esaminato l’ordinanza del 5 febbraio 2010 con la quale il Tribunale amministrativo regionale per il Lazio aveva sollevato dubbi di legittimità costituzionale sull’articolo 1, c. 4° ter del decreto legge 25/09/2009 n. 134, aggiunto da legge 24/11/2009 n. 167, relativo all’aggiornamento e integrazione delle graduatorie.
La legge in discussione (cosiddetta salvaprecari) aveva chiuso, a suo tempo, il lungo contenzioso sulle iscrizioni in graduatoria (in coda o a pettine), fornendo l’interpretazione autentica e definitiva secondo cui l’iscrizione in graduatorie di altre province comportava l’accodamento dei nuovi iscritti.
Diversi docenti, sostenuti dall’Anief, avevano portato, comunque, la questione davanti al Tar del Lazio che ha ritenuto non manifestamente infondato il dubbio di illegittimità della norma.
Dalla Consulta verrà ora la parola definitiva. Se saranno accolti i dubbi del Tar, le iscrizioni avverranno non più con accodamento bensì con inserimento secondo punteggio posseduto. In tal caso cadrà anche l’ipotesi di emendamento al decreto legge “milleproroghe” con il quale si intenderebbe prorogare di un ulteriore anno la validità delle graduatorie, costruite a suo tempo con gli inserimenti in coda. Se il “pettine” dovesse rivivere, si aprirebbe uno scenario dagli sviluppi imprevedibili.
Se invece la Consulta giudicherà legittima la norma sulle graduatorie, sarà possibile prorogare le attuali graduatorie con un emendamento apposito.