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DECRETO BRUNETTA E CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA: ILLEGITTIMA L’INTROMISSIONE DELL’USR VENETO

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La Gilda – Unams chiede al MIUR di annullare la nota nota 439/A26, diffusa dall’USR del Veneto che, con un atto unilaterale, ed in assenza di una contrattazione nazionale è intervenuto in materia di contratti integrativi.
L’USR non si è limitato ad un’applicazione del Dls 150, che esclude alcune materie dalla contrattazione integrativa, ma subordina tale esclusione al recepimento nel nuovo contratto nazionale che, com’è noto, non potrà aversi (in forza del DL 78/10) prima del 2013, ma addirittura si è spinto ad interferire nella materia dei “diritti sindacali” che, proprio perché trattasi di diritti, risultano indisponibili.
Si ricorda che in circostanza analoga, il Tribunale del lavori di Trieste si è già pronunciato affermando che:

La disposizione dell’art. 65, comma 5, va allora intesa in modo da armonizzarsi sistematicamente con le disposizioni dei commi precedenti, ovvero nel senso che le norme del decreto che riguardano la contrattazione collettiva nazionale trovano applicazione solo in riferimento ai contratti collettivi nazionali stipulati dopo l’entrata in vigore della riforma e non a quelli stipulati anteriormente, con la conseguente salvezza degli effetti dei CCNI, già stipulati, che saranno caducati non già per contrasto con le norme del decreto Brunetta, bensì per il sopravvenire della disciplina di fonte collettiva successiva, realizzata nel contesto della nuova disciplina legislativa.
Pertanto, i contratti collettivi integrativi cessano la loro efficacia dal 1.1.2011, per il comparto Regioni ed Autonomie locali al 31.12.2011 e 31.12.2012, ed i contratti collettivi nazionali restano in vigore sino alla prevista scadenza.
Ciò è peraltro coerente a quanto previsto dalla legge delega 4.3.2009 n. 15 che nell’enunciare all’art. 3 “i principi e i criteri in materia di contrattazione collettiva ed integrativa e funzionalità delle amministrazioni pubbliche”, non può che riferirsi alle prossime e future contrazioni (si veda, ad esempio, punto 4: riduzione dei comparti; punto 5: modificazioni circa la durata dei contratti, punto 7: semplificazione del procedimento di contrattazione …)

Si chiede quindi un urgente sospensione della nota citata ed un incontro per dirimere la delicata questione delle relazioni sindacali di istituto.
Distinti saluti.

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