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Tribunale di Milano: ”Discriminatorio ridurre il sostegno”

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Il giudice ordina il ripristino delle ore di sostegno per i figli dei ricorrenti

E’ discriminatorio ridurre le ore di sostegno scolastico agli studenti disabili in seguito al ridimensionamento del numero di insegnanti previsto dalla Finanziaria. Lo ha stabilito il giudice del tribunale civile, Patrizio Gattari, accogliendo il ricorso di trenta genitori di 17 alunni contro il ministero dell’Istruzione, l’Ufficio scolastico regionale della Lombardia e quello provinciale di Milano.

Erano sostenuti dall’associazione Ledha (Lega per i diritti delle persone con disabilità), dall’istituto comprensivo Cavalieri, dalla scuola primaria Ferrante Aporti e dall’I.T.S.O.S. Albe Steiner.

Nell’ordinanza, il giudice spiega di ritenere “accertata la natura discriminatoria della decisione delle amministrazioni scolastiche di ridurre le ore di sostegno scolastico per l’anno in corso rispetto a quelle fornite nell’anno scolastico precedente (2009/2010)” e, pertanto, “ordina alle amministrazioni convenute la cessazione della condotta discriminatoria e condanna i convenuti, ciascuno per le rispettive competenze, a ripristinare, entro trenta giorni dalla comunicazione della presente ordinanza, per i figli dei ricorrenti il medesimo numero di ore di sostegno fornito loro nell’anno scolastico 2009/2010“.

Esulta per la sentenza il presidente della Ledha Fulvio Santagostini: “L’importanza di questo risultato – afferma – va oltre il contenuto del ricorso: è un primo segnale forte della ratifica della Convenzione Onu e il riconoscimento del principio di non discriminazione contenuto in essa. Per la prima volta in Italia, in materia di inclusione scolastica, viene utilizzata la legge 67, che sancisce la possibilità per le persone con disabilità e familiari di Lega per i diritti delle persone con disabilità di presentare direttamente ricorso congiunto con le associazioni. Ciò costituisce un fattore di straordinaria importanza senza precedenti“.

La sentenza invece lascia scontenti i dirigenti dell’ Ufficio scolastico regionale della Lombardia, che osservano che l’inclusione non si può misurare “ragionieristicamente” in ore di sostegno. Ora negli uffici milanesi di via Ripamonti si sta sta valutando se ricorrere contro la sentenza, ma comunque si ottempererà all’ordinanza. Tuttavia, dall’Usr lombardo si avverte che le ore aggiuntive verranno coperte con insegnanti non specializzati perché in tutte le province della Lombardia per le scuole elementari e medie non ci sono più a disposizione insegnanti di ruolo.


tuttoscuola.com mercoledì 12 gennaio 2011
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