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Scatti di anzianità, sfumano le preoccupazioni

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Firmato da Tremonti il decreto interministeriale che consentirà il pagamento degli scatti automatici stipendiali del personale scolastico per l’anno 2010

In un precedente articolo avevamo dato conto delle preoccupazioni del mondo politico e sindacale circa circa un possibile stop del ministro Tremonti al decreto del Gelmini sugli scatti di anzianità del personale scolastico.

Le preoccupazioni sono state fugate in serata dalla firma apposta dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, sull’atteso decreto interministeriale che consentirà il pagamento degli scatti automatici stipendiali del personale scolastico per l’anno 2010.

Il testo ufficiale, spiega la Cisl Scuola, che per prima ne ha data notizia, è quello già presentato ai sindacati il 18 novembre al Miur, firmato dal ministro Gelmini e quindi trasmesso al Mef per la controfirma: l’iter per l’attuazione del decreto è stata più complessa del previsto per la concomitanza di tanti altri provvedimenti di fine anno.

L’impegno del dicastero dell’Economia è di circa 300 milioni di euro. Il finanziamento per consentire lo sblocco degli aumenti deriverà dal 30% dei risparmi al settore attuati dallo stessi Governo con la finanziaria del 2008 (art.64 della legge n. 133). A livello normativo, sarà l’art. 8, comma 14, della legge 122/10 a consentire di destinare la cospicua somma, in deroga ai vincoli posti dai commi 1 e 23 dell’art. 9 della stessa legge che prevedeva il blocco delle retribuzioni per un triennio e il congelamento degli scatti di anzianità: la somma servirà, in pratica, a finalizzare il “recupero dell’utilità dell’anno 2010 – si legge nella 122/10 – ai fini della maturazione delle posizioni di carriera e stipendiali e dei relativi incrementi economici del personale docente, educativo ed ATA“.

La manovra ridurrà drasticamente i fondi per la meritocrazia del personale, per la quale, in base alla stessa legge 133/08, sarebbero dovuti essere destinati gli oltre 350 milioni derivanti dai tagli al comparto. Invece, solamente circa 50 milioni di euro saranno destinati al personale più meritevole di sei province: Torino, Napoli, Pisa, Siracusa, Milano e Cagliari. Rimane ora però aperta la questione del blocco stipendiale dei due anni successivi, il 2011 e il 2012. La Cisl sostiene che ci sono “buone premesse“, ma il mancato impegno del Mef può far pensare che lo stanziamento delle somme necessarie, peraltro superiori a quelle del 2010, potrebbe non essere così agevole.


tuttoscuola.com lunedì 10 gennaio 2011
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