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La riforma universitaria, spiegata bene bene

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Undici punti critici commentati, per sapere finalmente di cosa stiamo parlando
Risaliamo ancora più a monte: la persona che in Italia ha studiato più da vicino la realtà numerica e gestionale dell’Università è Giuseppe Catalano, che insegna al Politecnico di Milano: ebbene, proprio da lui – in un dibattito svoltosi qualche giorno fa presso la Scuola Normale, all’ombra della Torre occupata – ho appreso che il modello di gestione dell’Università è tecnicamente definibile come “cooperativa di produzione”, in quanto il “management” è eletto dai dipendenti stessi. Non ho competenze in materia, ma alla luce del fatto che i finanziamenti sono (e senz’altro resteranno) prevalentemente di fonte pubblica, e alla luce della speciale natura dell’università come “impresa” produttrice di sapere e non di beni, non posso che condividere la convinzione di Catalano che quello della “cooperativa di produzione” sia un modello di gestione certo imperfetto, ma assai meno imperfetto di tutti gli altri. Ecco il link: http://www.ilpost.it/2010/12/03/riforma-universitaria-gelmini-2/2/
da aetnanet.org

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