Da questo anno scolastico, a seguito dell’accordo italo-francese sottoscritto a Roma il 24 febbraio 2009, i diplomi conseguiti in alcune scuole italiane e in altre francesi (complessivamente 47) hanno valore doppio e consentiranno agli studenti di spendere il diploma indifferentemente per l’accesso al mondo del lavoro o all’università sia in Italia che in Francia.
L’esame di Stato ha la specifica denominazione “Esabac” e viene sostenuto alla presenza di ispettori dei rispettivi Paesi con commissioni esaminatrici integrate da esperti del Paese partner.
Rispetto alle tradizionali prove d’esame, viene aggiunta una quarta prova che comprende una prova scritta che si suddivide in lingua e letteratura francese (italiana negli esami d’oltralpe) e di storia francese (italiana nell’esame in Francia).
Il ministro Gelmini ha firmato nei giorni scorsi l’apposito decreto (n. 91 del 22 novembre 2010) che autorizza la sperimentazione dell’Esabac già da quest’anno scolastico. Il decreto, pubblicato sul sito del Miur (www.istruzione.it), è integrato da allegati relativi ai programmi di studio, alle particolari griglie per i voti da attribuire e all’elenco delle scuole che effettuano il progetto.
Le istituzioni scolastiche italiane sono complessivamente, tra quest’anno e il prossimo, 46, di cui una buona parte in Piemonte, Liguria e Val d’Aosta e disseminate su tutto il territorio nazionale. Per la maggior parte si tratta di licei.