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Ddl università, Gelmini cerca di ricucire. Basterà ai finiani?

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Le perplessità degli esponenti di Futuro e Libertà sull’approvazione della riforma dell’università sono state oggetto questo pomeriggio di un tentativo di rassicurazione da parte del ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini, che ha replicato in Aula alla Camera al finiano Fabio Granata che ha chiesto chiarezza sulle coperture finanziarie della riforma.

La legge di stabilità – ha spiegato il Ministro – dà una risposta precisa sulle risorse: all’interno di quel miliardo di euro sono state ritrovate risorse necessarie per il normale funzionamento dell’università, ma anche per i ricercatori, per garantire la loro adeguata e giusta progressione della carriera che possano farli uscire da un precariato non più tollerabile, sono state recuperate inoltre risorse per il diritto allo studio, 100 milioni di euro di borse di studio“.

Gelmini, della quale mettiamo a disposizione dei lettori l’AUDIO della dichiarazione, ha sottolineato quindi la volontà di accogliere l’emendamento di Fli: “Ci stiamo avvicinando alla stesura dell’emendamento in maniera adeguata” ma “credo che la somma trovata rappresenti uno sforzo completo e adeguato ad accogliere le istanze formulate da Fli“.

Ancora oggi il concorso di Futuro e Libertà all’approvazione della riforma era tutt’altro che scontato, tanto è vero che il capogruppo Fli alla Camera Italo Bocchino (AUDIO delle dichiarazioni) precisava così la posizione del proprio gruppo parlamentare: “Dipende da come risponde il governo sulle due questioni che sono ancora senza risposta: i ricercatori e gli associati. Se c’è una risposta positiva, andiamo avanti, se c’è una risposta negativa torniamo in commissione, si approfondisce con tutta calma e ne parliamo dopo il 14 dicembre“.

Quanto agli esponenti delle opposizioni, Pierluigi Bersani non è stato il solo a salire sul tetto della facoltà di Architettura: anche il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro si è recato nella sede universitaria di piazza Fontanella Borghese a Roma, per testimoniare la solidarietà della propria parte politica ai ricercatori che protestano: “Noi dell’Italia dei Valori siamo qui a testimoniare la nostra solidarietà e vicinanza a persone che nulla chiedono se non di poter essere messe in condizione di lavorare“. “In tutta Italia – ha aggiunto – sta esplodendo la protesta delle nostre migliori intelligenze, che possono contribuire allo sviluppo e all’innovazione del Paese. E mai come in questo momento, in queste ore di fine regime, dobbiamo far sentire la nostra voce“. Anche per l’ex magistrato, mettiamo a disposizione dei lettori l’AUDIO della dichiarazione.

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