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Il merito secondo Gelmini: 4 euro al giorno

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Pronta la bozza di decreto interministeriale sulla destinazione delle economie. 320 milioni di euro a copertura del ripristino delle anzianità per l’anno 2010. La FLC chiede certezze anche per gli anni successivi. Al merito vanno 31 milioni di euro, 4 euro al giorno.

Il 23 novembre, dopo le nostre continue pressioni, abbiamo ottenuto l’attesa informativa dal Miur sulla bozza di decreto interministeriale per la destinazione delle economie, 351 milioni di euro, derivanti dai tagli di personale (ex art. 64 L. 133/2008).

L’informativa del Miur

Il testo che il Miur ci ha sottoposto prevede la validità dell’anno 2010 ai fini della carriera e la conseguente attribuzione degli scatti sia in corso d’anno che nel 2011, per la cui copertura sono necessari 320 milioni di euro. La rimanente parte dei risparmi, cioè 31 milioni di euro serve a premiare i meritevoli così come deciso unilateralmente dal Ministro Gelmini.  Dunque, i risparmi riversati a favore del personale della scuola sono inferiori di 89 milioni di euro rispetto alle previsioni della legge 133/2008. Infatti, i risparmi preventivati ammontavano a 410 milioni di euro.

La bozza di Decreto stabilisce che le eventuali economie realizzate negli anni scolastici 2010/2011 e 2011/2012 servono per la copertura degli scatti di anzianità negli anni 2012 e 2013.

Le nostre valutazioni

Quando abbiamo appreso oggi fa chiarezza almeno su un punto: l’anno 2010 è valido, quindi, sono salvi gli scatti di anzianità di coloro che li maturano in corso d’anno e a gennaio 2011. Resta invece l’incertezza per gli anni successivi. Per questa ragione abbiamo chiesto la correzione del decreto al fine di garantire:

  • la validità giuridica del triennio 2010, 2011, 2012 per tutti, anche per quelli che scatteranno dopo il 2012 che, altrimenti, si troveranno la carriera allungata di tre anni e per i neo immessi in ruolo
  • Il mantenimento degli scatti per docenti e ATA anche dopo il 2012

In quanto al merito dei docenti ormai è chiaro che il Ministro sta giocando sullo stesso tavolo le partite della meritocrazia e degli scatti di anzianità, tirando di qua e di là le somme che derivano dalle economie. Ma l’inconsistenza dei fondi dimostra che si tratta di un’operazione ideologica, perché nessun progetto, seppure sperimentale, può considerarsi strutturato se, rivolgendosi ad un sistema che conta oltre 1 milione di addetti e oltre 10 mila scuole, si basa su presupposti così inconsistenti.

Il Ministro ci ha presentato due progetti sperimentali, l’uno sul merito professionale dei docenti, l’altro sulla valutazione delle scuole. I progetti sono frutto del lavoro del comitato tecnico scientifico, nominato alcuni mesi fa e di cui fanno parte rappresentanti della Fondazione Agnelli, Fondazione San Paolo e Treelle.

Si tratta di due progetti che premiano rispettivamente le scuole (poche) e gli insegnanti (pochi) di due province. Non ci sono state fornite informazioni ulteriori rispetto ai documenti che abbiamo già pubblicato.

Come FLC abbiamo affermato la nostra contrarietà sulla valutazione individuale degli insegnanti (Fondazione San Paolo, Treelle). Anche se c’è da dire che l’operazione è puramente demagogica. Infatti con i soldi a disposizione, il premio agli insegnanti meritevoli sarebbe, a occhio e croce, di 4 euro al giorno. Come incentivo, non c’è che dire.

Sulla valutazione di scuola (Fondazione Agnelli) abbiamo evidenziato alcune criticità (parametro di valutazione basato solo sugli apprendimenti degli alunni, classifica finale tra le scuole), pur ritenendo, in questo caso, l’approccio più serio (sperimentazione triennale, osservatore esterno etc.).

In entrambe le proposte, però, c’è un pregiudizio insuperabile, vale a dire l’esclusione della contrattazione nel momento in cui si vanno a definire gli incrementi retributivi degli insegnanti. Un campo di esclusiva competenza negoziale. Lo afferma persino il decreto 150/2009. Per questa ragione oggi abbiamo chiesto che l’assegnazione alle scuole dei 31 milioni si euro avvenga secondo parametri nazionali da stabilire in sede di contrattazione integrativa.

In conclusione il Ministro tenta per l’ennesima volta l’operazione spot: non dà certezze sugli scatti e sposta l’attenzione sulla sperimentazione sul merito dove peraltro non ha né idee, né soldi.

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