Si conclude positivamente – commenta il segretario generale della Uil scuola, Massimo Di Menna – una vicenda iniziata con la manovra estiva di assestamento di bilancio.
La scuola rischiava di subire una doppia ingiustizia: il blocco del contratto e quello degli scatti di anzianità. Le iniziative di mobilitazione, a partire da quella del 15 giugno a Roma promossa da Cisl, Uil, Snals e Gilda, e un negoziato serrato e rigoroso, che ha avuto una svolta con l’incontro con Tremonti del 24 giugno scorso, hanno portato ad un risultato concreto e utile per le persone, senza fare neanche un’ora di sciopero.
Viene smentito chi non ha creduto nel confronto e nella capacità di trattativa del sindacato e chi ha determinato confusione e disinformazione tra i lavoratori.
Si tratta di un risultato positivo cha assicura, in un momento di grande difficoltà finanziaria, il pagamento degli incrementi retributivi. Aumenti – precisa Di Menna – strutturali e stabili che restano per tutta la durata del servizio.
La scelta di due sperimentazioni, su base volontaria, presentata oggi dal ministro Gelmini riguardante una il riconoscimento dell’impegno individuale (che si svolgerà in alcune scuole di Napoli e Torino) l’altra relativa a un sistema di premi e sostegno alle scuole per il riconoscimento dell’innalzamento degli apprendimenti (che si svolgerà a Pisa e Siracusa) è sicuramente utile per definire modalità condivise.
Sarà una sede bilaterale ministero-sindacati a seguire e monitorare l’andamento e i risultati della sperimentazione; ciò al fine di individuare scelte adeguate in sede di prossimo rinnovo contrattuale.
Quel che è stato fissato oggi è il principio di seguire la via contrattuale per la progressione economica e per il sistema di carriere per gli insegnanti. Sarà il negoziato contrattuale a individuare le soluzioni che abbiano a riferimento l’esperienza, l’impegno professionale, la valutazione degli esiti formativi.
Anche su questo punto la Uil guarda in avanti: in sede di negoziato – spiega Di Menna – avanzeremo la nostra proposta di detassare quel che in altre categorie è chiamato ‘salario di produttività’, ‘salario di merito’
Per la scuola si tratta di ‘produttività’ legata a un bene immateriale, straordinariamente importante, il sapere.
In questo momento di incertezza sul quadro politico e sugli assetti futuri di governo, l’intesa di oggi è importante anche perché – mette in chiaro il segretario della Uil Scuola – fissa la via contrattuale per la valorizzazione professionale, esaltando la specificità della scuola, rispetto al resto del pubblico impiego, con al centro l’attività, la ricerca didattica, la formazione, e punta su scelte condivise in cui gli insegnanti siano protagonisti .
Il report dell’incontro
La scheda sugli scatti di anzianità
La scheda sulle due sperimentazioni