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Decreto Salvaprecari e indennità di disoccupazione: ancora una volta a pagare sono i lavoratori

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Prof.ssa Sandra Crisafulli Presidente CIP Messina – I precari della scuola non hanno gli stessi diritti degli altri lavoratori! La conferma arriva dalle sedi INPS che, in questi giorni, hanno bloccato i pagamenti dell’indennità di disoccupazione al personale della scuola inserito nel cosiddetto decreto “salvaprecari” pur sussistendo i requisiti previsti per poter accedere a tale indennità. Perché?

1.I precari che nel luglio 2010 hanno presentato regolare domanda per usufruire dell’indennità di disoccupazione perché in possesso dei requisiti richiesti, si sono visti riattivare la vecchia pratica inoltrata nel luglio 2009;

2.È venuta meno la possibilità di poter accedere ad una “normale “ indennità di disoccupazione ordinaria con 240 giorni calcolati a partire dall’ottavo giorno dal licenziamento, ossia luglio 2010;

3.I lavoratori della scuola che già nel 2009 avevano percepito alcuni mesi di disoccupazione ordinaria, nell’estate del 2010, hanno avuto erogati solo i giorni residui del 2009;

4.Oggi, esauriti i 240 giorni spettanti sempre riferiti al 2009, l’Inps ha sospeso i pagamenti poiché i periodi indennizzabili risultano già elargiti e nell’arco di un anno non possono in ogni caso superare gli otto mesi;

5.Stesso trattamento è stato riservato ai docenti che, pur inseriti nell’elenco “salvaprecari”, non ne hanno beneficiato perché, nell’anno scolastico 2009-2010, hanno avuto l’ incarico dalla graduatoria ad esaurimento o dalle graduatorie d’istituto.

Conclusioni: se i precari non fossero stati inseriti nel cosiddetto “ salvaprecari” oggi avrebbero usufruito dell’indennità di disoccupazione ordinaria spettante a partire dal luglio 2010, allo stato attuale la maggior parte ha già concluso il periodo indennizzabile.

Dai colloqui intercorsi con i responsabili degli uffici Inps è emerso che non esiste alcuna possibilità di aver riattivata la pratica inoltrata nel luglio 2010. Per l’Inps il periodo massimo indennizzabile è chiuso, il riferimento è sempre e comunque l’anno scolastico 2008-2009.

I colleghi hanno preso atto, caso mai ce ne fosse ancora bisogno, che il tanto decantato “salvagente” che doveva consentire loro di stare a galla si è rivelato un “macigno” e li ha spinti verso abissi profondi da cui sarà difficile risalire.

Ancora una volta i lavoratori coinvolti in questa vicenda si sono ritrovati soli ed hanno constatato l’assenza di coloro che per statuto sono preposti alla tutela dei diritti di tutte le categorie di lavoratori!

Ma ormai è risaputo ed a tutti noto, i precari della scuola non rientrano nella categoria dei lavoratori, per cui è venuto meno il loro diritto alla tutela e alla rivendicazione di diritti sanciti e a tutti gli altri riconosciuti, su di loro solo pura e mera demagogia!

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