circa 100 assistenti amministrativi ATA di Catania, rimasti senza lavoro dall’01 settembre 2010, inclusi nella Graduatoria Provinciale Permanente ATA di 1^ Fascia, rivolgono un appello a tutti i Sindacati di categoria, affinché nelle sedi MIUR, vengano richiesti i provvedimenti di sospensione e rinvio degli effetti relativi al Decreto 979/2010 sulla Mobilità’ Verticale con cui sono state indette le procedure selettive per i passaggi del Personale ATA tra aree contrattuali per l’A.S. 2011/12.
Ciò è consequenziale anche agli effetti dell’Ordinanza 4232/2010 del 30/09/2010 – Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza Bis), che di recente ha rigettato l’istanza cautelare del ricorso contro Ministero dell’Istruzione dell’Universita’ e della Ricerca, – ricorso n. 3441/2010 begin_of_the_skype_highlighting 3441/2010 end_of_the_skype_highlighting, per l’annullamento previa sospensione dell’efficacia del Decreto 979/2010.
VISTA l’inoperosità di numerosi precari amministrativi ATA, aventi già diritto ai sensi della Direttiva 1999/70/CE recepita dal D. Lgs. 368/01 alla trasformazione del C.T.D. in C.T.I, penalizzati nella fattispecie da personale GIA’ DI RUOLO, appartenente ad altro profilo e concorrente a posto di assistente amministrativo, per il quale da anni migliaia di precari amministrativi prestano lodevole servizio;
VISTE le segnalazioni giunte in più sedi e rese pubbliche attraverso i mass – media, che trovano attraverso questa missiva, la manifesta volontà di rimarcare il disappunto su una procedura concorsuale che seppur legittima, costituisce uno dei motivi di presumibile perdita del posto di lavoro;
VISTA la carenza di servizi necessari al normale funzionamento delle scuole, prive di numerose unità in organico ATA, nell’interesse non ultimo dei precari e del personale in servizio già di ruolo, (compresi proprio i collaboratori scolastici) la cui funzione è oggetto giornalmente di una palese insofferenza a giustificazione alle gravi carenze in organico, rendendo giornalmente il loro lavoro insostenibile su più plessi a discapito della stessa sicurezza di operatori e alunni;
CHIEDIAMO un provvedimento urgente nelle sedi MIUR affinché venga dato spazio agli assistenti amministrativi resi inattivi dall’inizio dell’anno scolastico, che tardano ad essere occupati, in sostituzione magari di personale già di ruolo, che non rischia nel breve periodo di perdere il posto di lavoro.
Siamo contrari alla Uil Scuola che chiede di procedere immediatamente alla stipula dei contratti dei vincitori di concorso, così come appreso dai mass – media, senza considerare le professionalità acquisite da migliaia di assistenti amministrativi, il cui unico handicap è quello di essere precari.
Nella programmata riunione del 5 ottobre La UIL Scuola chiederà presumibilmente di procedere al più presto ai passaggi di qualifica di coloro che rientrano nel contingente e che hanno positivamente superato le prove selettive e la formazione.
Noi siamo discordanti e ci meraviglia come un Sindacato così autorevole nel panorama sindacale, non tenga nella dovuta considerazione quanto appreso dagli organi di stampa di recente, circa le difficoltà reali riconducibili ai servizi di segreteria, affidati al personale amministrativo in numero inferiore rispetto alle reali esigenze.
Ciò impedisce a numerosi precari di esercitare tali mansioni, a discapito della didattica e di tutti i servizi di segreteria, senza nulla togliere all’importante contributo reso dai collaboratori scolastici a cui siamo naturalmente riconoscenti.
Vogliamo un segnale chiaro dal Sindacato, senza indugi.
Esemplare in tal senso è stato senz’altro il Presidente della Repubblica Napolitano del quale abbiamo apprezzato doti morali e culturali, l’alto senso dello Stato e il sostegno alla causa dei precari della scuola, ferita di un Paese ancora da rimarginare.
Chiediamo infine ai Sindacati, attraverso questa missiva, l’impegno nel sollecitare urgentemente le istituzioni scolastiche per il tramite dell’U.S.P. – CT a nominare il personale precario ancora disoccupato, su eventuali posti resisi vacanti e disponibili dopo l’01 settembre, anticipando quanto più possibile i tempi di attesa e consentendo un migliore, quanto più proficuo funzionamento delle istituzioni scolastiche.
Deve prevalere il buon senso e la responsabilità da parte del Sindacato, per fare della scuola un terreno comune di crescita culturale e sociale e non un terreno di divisione, così come auspicato a più riprese dal Capo dello Stato.
Mario Di Nuzzo
mario.dinuzzo@libero.it